(ANSA) – VENEZIA, 16 FEB – “Vanno rispettate le idee di tutti di chi è a favore, di chi è contro e di chi ha dei dubbi dopo di che io non transigo un aspetto che ci siano alcune persone così ipocrite da fare credere ai cittadini che non esiste il fine vita. Il fine vita in Italia esiste ed è autorizzato da una sentenza della Corte costituzionale del 2019”. Lo ha dichiararo il presidente del Veneto Luca Zaia ieri sera a Zona Bianca, trasmissione in onda su Rete 4 e condotta da Giuseppe Brindisi. Per Zaia che ha citato la sentenza “chi soffre può rivolgersi al propria Ulss e il Comitato etico da il suo benestare o meno alla pratica. In Veneto dal 2019 abbiamo avuto sette pratiche, ovvero sette richieste di cui quattro bocciate, tre approvate con due che hanno visto il fine vita e uno che è morto prima del fine vita”. “La sentenza ha due grandi lacune – ha proseguito – una temporale e la seconda su chi debba somministrare il farmaco: manca chiarezza”. Per Zaia le cure palliative, che ci sono, non devono essere una sorta di alibi per evitare il fine vita per i malati terminali”. “Io rispetto le idee di tutti – ha sottolineato – ma se il centrodestra in Toscana vuole impugnare la legge regionale immagino sia contrario al percorso di fine vita: in Veneto non è passata per un voto del centrosinistra”.