“Dobbiamo constatare, e con amarezza, che l’asticella dell’età dei ragazzi che si rendono protagonisti di fatti di violenza si abbassa sempre di più”. Lo dice il prefetto di Napoli, Michele di Bari, commentando i fatti avvenuti negli ultimi giorni avvenuti in provincia di Napoli e che hanno visto protagonisti – come a Giugliano – dei giovanissimi, se non addirittura dei bambini. L’azione di contrasto c’è: le violazioni contestate, fa notare il prefetto “nei primi 11 mesi del 2024 sono aumentate rispetto a quelle del 2023”. Le operazioni ad ‘alto impatto’, disposte dalla prefettura, stanno dando riscontri concreti ma accanto all’operato delle forze dell’ordine “serve un’azione di filiera” che è stata già avviata, e per la quale al primo posto ci devono essere le famiglie. Intanto si sta proseguendo sul fronte dell’incremento degli impianti di videosorveglianza. In provincia di Napoli il ministero dell’Interno “ha già disposto l’impiego di 3 milioni di euro per l’attivazione di altri 1500 occhi elettronici”, sottolinea ancora il prefetto. Azione che verrà dispiegata, come disposto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, anche nelle altre province della Campania ed anche grazie all’impegno della Regione. A tal proposito il prefetto di Napoli, nei giorni scorsi, ha tenuto un vertice con gli altri prefetti della Campania. Ma l’attenzione è rivolta anche al fenomeno della dispersione e dell’evasione scolastica perché è stato constatato che sono maggiormente i ragazzi che non vanno a scuola a rendersi protagonisti di fatti di violenza. Anche su questo fronte i risultati parlano di un decremento in misura percentuale, pur se in termini assoluti i dati che riguardano la città di Napoli (ed in particolar modo alcuni quartieri) sono ancora abbastanza significativi.

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