Parla di “un’azione criminale che non è affatto statica” e dice anche che ora il problema “si è spostato a Foggia”. Antonio Marfella oncologo e presidente dell’Isde, associazione dei medici per l’ambiente, è stato colui che oggi ha sollecitato l’incontro in prefettura, a Napoli, sulla Terra dei Fuochi. Da anni combatte su questo tema. Punta l’attenzione sui rifiuti industriali: “Il problema Terra Fuochi non e’ un problema di rifiuti urbani e di camorra ma di industrie che smaltiscono rifiuti a nero”. E dice che “dal 2009 ad oggi la prima causa, questa dei rifiuti industriali, è più che raddoppiata”. “Non abbiamo spento la Terra dei Fuochi con le leggi penali ma abbiamo solo spostato i paccheri – dice – la comparsa dei roghi avviene nei depositi non più a bordo delle strade, basti pensare che ce ne sono stati 400 al nord e 100 al sud”. “I nostri prefetti e le forze dell’ordine hanno ridotto il problema in Campania ma da due anni io sto lavorando a Foggia, non stiamo parlando di un’azione criminale statica. Ora che funziona bene la repressione in Campania stiamo abboffando di mazzate Foggia. La prima cosa da fare sono gli impianti per i rifiuti speciali e tracciarli e poi si deve andare a difendere Foggia”.