Di Angelo Tortora
(AGI) – Napoli, 20 feb. – “Ho appreso anche io della nomina del nuovo commissario. L’ho appreso, potete immaginare, con commozione”. Ironizza il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca commentando la nomina di un commissario per la Terra dei fuochi dopo la sentenza della Cedu, e stigmatizza che “si e’ mancato di chiarire che la condanna era relativa alle decisioni dell’Italia pre-2013”. “Abbiamo nominato il nuovo commissario per la terra dei fuochi, rischiando di determinare un danno di immagine – dice, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’ano giudiziario del Tar Campania – oggi la terra dei fuochi e’ in qualche realta’ nel Nord”. “Se vedete la mappa di Google – sottolinea il ‘governatore’ – dove vengono messi in evidenza i fuochi, vedete che il 90% e’ concentrato nelle aree industriali del Nord, non in Campania”. Il nuovo commissario, il generale Giuseppe Vadala’, “noi lo seguiremo con molto affetto, con molta solidarieta’. Mi dicono che e’ arrivato in Campania con il portafoglio vuoto, questo ci fa a dubitare della utilita’ del soggetto, ma ascolteremo un po’ le proposte del commissario”. De Luca sottolinea che rispetto a fatti precedenti al 2013 “non c’entriamo noi. Noi abbiamo ereditato un disastro ambientale, una sanzione europea di 120 mila euro al giorno. Abbiamo eliminato noi le discariche, quasi la totalita’ dei 5 milioni di tonnellate di ecoballe accumulate a Giuliano e le altre zone. Ma hanno ritenuto di non eccedere nell’informazione da dare ai nostri cittadini”. “Ricordo che nel 2015 con l’Istituto Zooprofilattico abbiamo fatto nella terra dei fuochi un controllo unico in Italia sui terreni agricoli, sulle falde acquifere, sull’inquinamento da metalli pesanti in atmosfera. Abbiamo fatto 10.000 controlli con il prelievo di sangue su 10.000 giovani in eta’ fertile nella regione di Campania prima di Expo 2015 a Milano. Comunque sia il problema che noi abbiamo oggi riguardo l’ambiente e’ sicuramente quello dell’abusivismo”, aggiunge.