Napoli, 21 feb. – (Labitalia) – Ha completato la bonifica di 78 discariche abusive in sette anni, da Commissario Unico per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale. ”Entro dicembre 2025 ne saranno portate a compimento altre tre. Erano retaggio di sversamenti irregolari dagli anni ’80. Di queste discariche, 14 erano collocate nella Regione Campania, abbiamo lavorato con l’ente regionale e con i Comuni, abbiamo già lavorato con gli enti territoriali di tutte le regioni, il risultato è sempre frutto di un lavoro di squadra”. Lo ha riferito all’Adnkronos il Generale Giuseppe Vadalà, nominato dal governo Commissario unico della Terra dei Fuochi dopo la condanna inflitta a fine gennaio all’Italia dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) per i ritardi nella bonifica e la mancata protezione dell’area compresa tra Napoli e Caserta, che conta circa tre milioni di cittadini. Per il Commissario ci sono ora 60 giorni per inviare a Palazzo Chigi una relazione sulla situazione della Terra dei Fuochi e un piano d’azione per velocizzare il processo di bonifica. ”La Regione Campania ha individuato 5 siti, su cui è stata fatta la caratterizzazione, si inizia a lavorare da subito, in attesa della ricognizione generale tra Napoli e Caserta”, spiega il Commissario indicando anche quale sia una delle priorità, ossia la riperimetrazione del Sin (Sito di interesse nazionale) di Giugliano (Napoli): ”Il Sin è un’area molto vasta, sono parecchi anni che si deve procedere alla perimetrazione, ma è una delle priorità da affrontare”. Ieri il Commissario, in visita con una delegazione della Commissione parlamentare Ecomafie al Real Sito di Carditello, ha spiegato che la dotazione finanziaria a disposizione sarà consistente per la bonifica dei 5 siti e che si dovrebbe partire entro la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Sul rapporto con gli enti territoriali per ottenere risultati nella Terra dei Fuochi, il Commissario Vadalà replica così alle parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, secondo cui ”è arrivato in Campania con il portafogli vuoto”: ”Lavoriamo da anni con le regioni, abbiamo un totale rispetto degli enti territoriali, andremo di comune accordo”. Non manca una considerazione anche su quanto riferito all’Adnkronos nelle scorse settimane dall’ex ministro dell’Ambiente (dal 2018 al 2021), Sergio Costa, secondo cui nel triennio al Ministero ”sono state fatte più cose che nei precedenti 50″, citando la cabina di regia che ha coinvolto lo Stato, la Regione Campania, i Comuni interessati e i comitati, la direzione unica sulle bonifiche e la definizione del Sin a Giugliano: ”Sono circa dieci anni che tutti i governi che si sono succeduti hanno dato importanza aggiuntiva al settore delle bonifiche, che come tanti lavori pubblici hanno bisogno di finanziamenti pubblici. Si sta facendo tanto in Italia, in tutte le regioni ci sono i Sir (siti di interesse regionale, ndr) su cui le Regioni stanno agendo. E’ ovvio che i retaggi del passato, i siti contaminati, o delle discariche sono importanti, quindi serviranno anni di lavoro. Forse non si risolverà la questione al 100%, ma se riusciamo a eliminare e bloccare gli inquinamenti, rigenerare i territori per nuovi utilizzi, sarà un’azione importante per il nostro paese”. Infine, il Commissario ”promette” ai residenti della Terra dei Fuochi che ”inizieremo subito a lavorare. A loro interessa che dove c’era una discarica a cielo aperto ora si veda una sistemazione, una messa in sicurezza, una bonifica. L’importante è fare, iniziare a fare”. A proposito del rapporto con gli enti territoriali per ottenere risultati nella Terra dei Fuochi, il commissario Vadalà risponde così alle parole del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, secondo cui ”è arrivato in Campania con il portafogli vuoto”: ”Lavoriamo da anni con le regioni, abbiamo un totale rispetto degli enti territoriali, andremo di comune accordo”. Non manca una considerazione anche su quanto riferito all’Adnkronos nelle scorse settimane dall’ex ministro dell’Ambiente (dal 2018 al 2021), Sergio Costa, secondo cui nel triennio al Ministero ”sono state fatte più cose che nei precedenti 50″, citando la cabina di regia che ha coinvolto lo Stato, la Regione Campania, i Comuni interessati e i comitati, la direzione unica sulle bonifiche e la definizione del Sin a Giugliano: ”Sono circa dieci anni che tutti i governi che si sono succeduti hanno dato importanza aggiuntiva al settore delle bonifiche, che come tanti lavori pubblici hanno bisogno di finanziamenti pubblici. Si sta facendo tanto in Italia, in tutte le regioni ci sono i Sir (siti di interesse regionale, ndr) su cui le Regioni stanno agendo. E’ ovvio che i retaggi del passato, i siti contaminati, o delle discariche sono importanti, quindi serviranno anni di lavoro. Forse non si risolverà la questione al 100%, ma se riusciamo a eliminare e bloccare gli inquinamenti, rigenerare i territori per nuovi utilizzi, sarà un’azione importante per il nostro paese”. Infine, il Commissario ”promette” ai residenti della Terra dei Fuochi che ”inizieremo subito a lavorare. A loro interessa che dove c’era una discarica a cielo aperto ora si veda una sistemazione, una messa in sicurezza, una bonifica. L’importante è fare, iniziare a fare”.