La questione della Terra dei Fuochi continua a destare preoccupazione e attenzione a livello nazionale e internazionale. In seguito alla recente sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani, che ha condannato l’Italia per la mancata protezione dei cittadini in queste aree, le istituzioni locali e le forze dell’ordine si sono impegnate a intraprendere azioni concrete per risolvere le gravi problematiche ambientali che affliggono la regione.
Il procuratore di Napoli nord, Maria Antonietta Troncone, ha sottolineato che il problema va ben oltre la sola dimensione giudiziaria, evidenziando che le difficoltà sono molteplici e si concentrano in un contesto di “rilevante gravità”. La crescente produzione in nero, il corretto smaltimento dei rifiuti, il tombamento di rifiuti tossici e la diffusione dell’abusivismo edilizio sono solo alcune delle questioni urgenti da affrontare. Troncone ha fatto appello a un’azione sinergica tra le istituzioni per garantire il controllo sulle attività produttive e per la bonifica dei territori.
Il generale Biagio Storniolo, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, ha garantito la piena disponibilità a perseguire ogni iniziativa per risolvere la situazione, affermando: “Ci mettiamo in gioco e guardiamo sempre avanti”. L’impegno delle forze dell’ordine è stato ribadito con la promessa di proseguire nella lotta contro le attività illegali, in particolare quelle legate alla gestione dei rifiuti e agli incendi che devastano la zona.
Don Maurizio Patriciello, storico attivista e sacerdote della Terra dei Fuochi, ha definito la sentenza della Corte europea come un “spartiacque”, esprimendo soddisfazione per il riconoscimento della giustizia, ma anche dolore per le sofferenze passate. “Se avessimo ascoltato prima i medici per l’ambiente, forse molte vite sarebbero state salvate”, ha dichiarato, criticando fermamente i negazionisti che, secondo lui, hanno ostacolato le azioni di protezione della salute.
Nel contesto di questa drammatica situazione, la Federazione Nazionale Sindacale dei Vigili del Fuoco (FNS Cisl) ha sollevato preoccupazioni per la salute del personale che opera sul territorio, esposto a rischi legati agli incendi di rifiuti tossici. Massimo Vespia, segretario generale della FNS Cisl, ha richiesto azioni urgenti da parte delle autorità per tutelare i vigili del fuoco, richiamando anche l’attenzione sulla classificazione dell’esposizione ai fumi come cancerogena secondo l’OMS.
Anche la politica, tramite le parole della deputata del M5S Carmela Auriemma, ha chiesto un impegno concreto per risanare la regione, a partire dalla bonifica delle falde acquifere e dal controllo sulle aziende insediate sul territorio. Auriemma ha espresso sostegno alle associazioni locali che da anni denunciano l’inquinamento e il mancato ascolto delle istituzioni, chiedendo un’azione decisa e tempestiva.