(ANSA) – NAPOLI, 18 MAR – Il numero chiuso e l’obbligo di prenotazione per le spiagge Donn’Anna e delle Monache, a Napoli, sono illegittimi. Lo ha stabilito il Tar della Campania che ha anche condannato il Comune di Napoli e l’Autorità Portuale a risarcire le spese processuali ai ‘Comitati per il Mare Libero, Gratuito e Pulito’. Nella sentenza il Tar ha tra l’altro evidenziato che il dispositivo di accesso limitato, partito negli anni del Covid ma rinnovato poi anche ad allarme cessato, danneggiava in particolate i minorenni che, se non accompagnati, non potevano accedere alle spiagge e le famiglie a basso reddito al quale si impediva di andare gratuitamente al mare quando volevano, visto il limite di tre prenotazioni settimanali imposto dal regolamento. “La stagione balneare è finita e la prossima sta per iniziare – commentano in una nota i portavoce dei Comitati per il Mare Libero, Gratuito e Pulito – e noi speriamo che il sindaco dimostri di dare seguito alle decisioni della magistratura e che non faccia nuovamente ricorso, per altri accessi al mare (vedi il caso emblematico di Riva Fiorita, e calette per ora inaccessibili) a una soluzione che è di fatto un ossimoro, ‘spiaggia libera su prenotazione’. Forti di questa nuova sentenza – conclude la nota dei comitati – continueremo la nostra battaglia per restituire il mare libero, gratuito e pulito agli abitanti della città contrastando anche le nuove illegittime proroghe delle concessioni e lottando per l’apertura di tutti gli accessi, per ora inspiegabilmente ‘privati’, alla costa pubblica che bagna la nostra città”. Il 29 e 30 marzo prossimo i comitati ospiteranno a Napoli la conferenza nazionale di Mare Libero.

Please follow and like us:
Pin Share
Facebook
YouTube