“Queste iniziative sono pensate come spazi di dibattito e riflessione aperta tra esponenti del mondo politico, sindacale e imprenditoriale, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un fronte progressista unitario per il rilancio del Mezzogiorno, libero dalla povertà, dalla disoccupazione e dalle mafie”. Lo ha detto l’eurodeputato del Pd, Sandro Ruotolo introducendo il convegno su “Lavoro e sviluppo, il Sud che costruisce il futuro”, promosso con il Pse. “Io non ho dubbi – ha aggiunto Ruotolo – che abbiamo bisogno della società civile e la società civile ha bisogno della buona politica per costruire il programma per l’alternativa al governo Meloni e noi qui in Campania ci candidiamo alla guida della Regione aggiungendo al classico centrosinistra, altre forze come il Movimento Cinque Stelle e Sinistra italiana nella speranza che pezzi della società civile ci aiutino a costruire il programma, a far parte del campo largo o se volete chiamarlo del fronte progressista”. “Dobbiamo proseguire – ha affermato Ruotolo – nel rinnovamento del partito in Campania. Abbiamo già dato dei segnali importanti per il tesseramento pulito e di discontinuità rispetto ad una stagione fatta di luci e ombre. Il tema non è più il passato ma è il futuro, che va costruito con una classe dirigente di cui ci si deve fidare. Il tema che ci dobbiamo porre è come selezioniamo le classi dirigenti che vanno legittimate per le battaglie politiche e non per il numero di voti che portano al capo di turno”. “Il governo Meloni – ha ricordato Ruotolo – è ormai a metà legislatura. È tempo di bilanci e i numeri sono impietosi. Quattro milioni e mezzo di persone non riescono a curarsi e loro continuano a disinvestire nel sevizio sanitario nazionale. Da due anni continua a calare la produzione industriale. Le ore di cassa integrazione aumentano al 21%. Il salario minimo l’hanno affossato anche se 6 milioni di lavoratori e lavoratrici sono poveri pure se lavorano. E poi c’è il tema dei treni, di nuovo in ritardo oggi, che causano disagi e che costringono il Paese a viaggiare ogni giorno con almeno un’ora di ritardo. La sfida che lanciamo è semplice. Basta rispondere a una domanda: il Partito Democratico somiglia alle cose che dice e ai valori che sostiene di professare? Io dico di sì. E chiedo a tutti di voi di partecipare a questa impresa. Governare la Campania e tornare a governare il Paese”.

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