“Valorizzare, rivitalizzare e rilanciare il Centro Direzionale di Napoli come ‘city’ della Pubblica Amministrazione, dei professionisti, degli operatori economici e dei cittadini, trasferendo nel Centro Direzionale tutti gli uffici pubblici, la IV Municipalità, il Tar Campania e la Corte dei Conti, e la ‘movida’ giovanile”. E’ l’iniziativa di “Sud Protagonista” che, stamani, nell’area antistante la Sede del Consiglio Regionale della Campania, al Centro Direzionale di Napoli, ha tenuto una conferenza stampa con la consigliere regionale Maria Muscarà, il presidente del movimento politico Salvatore Ronghi, il responsabile cittadino Pietro Funaro ed il responsabile dei beni culturali e storici Antonio Pariante. “Siamo assolutamente contrari al trasferimento degli uffici della Regione Campania dal Centro Direzionale nel palazzo che De Luca vorrebbe far costruire in Piazza Garibaldi e siamo assolutamente contrari allo ‘sfratto’ dalla sua Sede che il presidente della Regione ha dato al Consiglio regionale per realizzare questo suo obiettivo – ha detto la consigliera Muscarà – , che ha aggiunto: “l’attuale sede del Consiglio regionale è stata oggetto, nell’arco di un ventennio, di numerosi interventi di ristrutturazione e di investimenti infrastrutturali e tecnologici, assorbendo decine di milioni di euro di soldi pubblici. In questi anni, infatti, – ha continuato Muscarà – l’Aula consiliare è stata più volte ristrutturata, così come gli uffici dei consiglieri, i saloni di rappresentanza, le autorimesse, le infrastrutture digitali, la realizzazione di importanti nuove sale, in ultimo, la sala intitolata a Don Peppe Diana. Adesso, nel ‘pecoresco silenzio della sua maggioranza’ – ha concluso Muscarà – De Luca vorrebbe buttare a mare tutto questo denaro pubblico a cui si aggiungerebbe anche l’esborso di una ulteriore somma milionaria per l’acquisto e la ristrutturazione materiale e tecnologica di un nuovo palazzo, di cui il Consiglio non ha assolutamente bisogno”. “Il progetto di svuotare e depotenziare il Centro direzionale è finalizzato alla realizzazione del nuovo grattacielo che De Luca vorrebbe realizzare a Piazza Garibaldi e del progetto ‘Napoli Porta est’ – ha sottolineato Funaro- ed appare evidente che anche il Sindaco Manfredi lo condivide perché si sta muovendo per rendere il Centro Direzionale sede di ‘incubatore di imprese’ e sostanzialmente per determinarne l’abbandono da parte degli studi professionali, dei commercianti e dei cittadini. La nostra sarà una dura battaglia per evitare che il CDN resti una “cattedrale nel deserto”. “Noi sosteniamo, perciò, la riqualificazione del Centro Direzionale puntando sulla sua sicurezza, con il rifacimento degli impianti di video sorveglianza, e sul pieno utilizzo degli spazi aperti di superficie – ha aggiunto Ronghi – per rilanciare la destinazione d’uso originaria della ‘city’ ed alleggerire il centro di Napoli dal traffico veicolare e pedonale anche attraverso il rafforzamento delle attività per il tempo libero, per attrarre il mondo giovanile. Ciò – ha continuato Ronghi- anche per porre fine alla situazione, divenuta ormai emergenziale, della movida selvaggia che colpisce il centro storico e che ha visto un comitato di residenti ottenere una sentenza di condanna a carico del Comune per i danni subiti, la quale potrebbe essere un allarmante precedente capace di mettere in ginocchio le casse comunali”. “Il Centro direzionale di Napoli porta la firma di un archistar di fama mondiale quale è stato Kenzo Tange – ha ricordato Pariante – e deve non solo tornare ad essere la “City” trasferendo il Tar per liberare l’ex Hotel de Londres, la Corte dei Conti e gli Ufficio della Municipalità. Inoltre il CDN deve essere anche luogo di arte, di musica e di cultura dedicando i suoi molteplici spazi all’aperto alle esibizioni degli ‘artisti di strada’, a spettacoli, mostre ed eventi culturali, da inserire nell’offerta turistica e culturale della nostra città, divenuta meta turistica internazionale”.

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