A volte basta la parola. Quando si parla di Nuova Orchestra Scarlatti è una di queste volte. Basta il nome per avere la certezza di assistere ad un concerto che vale.
Stavolta c’era anche un altro nome, quello di un mostro sacro, Mozart. Insomma, i dubbi erano pochi.
In più, per non farsi mandare nulla, c’era un nome moderno, quello di Francesco Nuvolosi, che con questo concertofesteggiava i suoi primi 50 anni di musica. Un coktail infallibile, che difatti non ha deluso il publbico accorso nella Chiesa dei SS. Marcellino e Festo. Mai tanti come questa volta, oltre cento persone venute per assistere all’evento.
A dirigere l’orchestra Alessandro Tirotta, un musicista a tutto tondo, cantante lirico, oltre che direttore.
E’ stato un crescendo, Si è partiti con Haydn, nel suo notturno n, 5 in do minore per archi e fiati. Poi è stata la volta di Cimarosa con la sinfonia di Artemisia. Ma la gente era venuta soprattutto per festeggiare Nicolosi. E la sua esibizione nel concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in re minore K466,
capolavoro tra i più amati del repertorio classico, ascolto di profonda e coinvolgente emozione, frutto di un’ispirazione potente che, come osservava Saint-Foix “non conosce alcun limite nell’espressione di tutti i sentimenti dell’anima umana”.
Un’esibizione straordinaria, sotto tutti i puntidi vista. E poi la festa. Ad introdurla il fondatore della Nuova Orchestra Scarlatti.
“Siamo felici di festeggiare insieme al nostro pubblico un grande artista, a noi molto caro, fin dal 1994 prestigioso collaboratore della Nuova Orchestra Scarlatti”.
Il M.° Nicolosi aggiunge: “E’ con enorme piacere che festeggio i miei 50 anni di attività concertistica con la Nuova Orchestra Scarlatti, a questa compagine mi legano ricordi indelebili fin dal mio debutto nazionale avvenuto nel 1978, quando la allora Orchestra Scarlatti era una della quattro prestigiose orchestre della RAI”.
Domani al Duomo si chiude il 2024 della Nuova Orchestra Scarlatti col concerto di Natale. Poi l’appuntamento che diventando una tradizione, il primo gennaio al Politeama col concerto di Capodanno.

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