“Scossa magnitudo 5? Conto i morti”. Polemica su Ciciliano, la frase durante l’incontro di ieri sul bradisismo a Pozzuoli

(ANSA) – NAPOLI, 19 FEB – Sta provocando polemiche una frase pronunciata ieri dal capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, che in una concitata assemblea pubblica a Pozzuoli sulla crisi bradisismica all’ennesima domanda di un cittadino sul tema che alla popolazione sta più a cuore – “cosa fate in caso di una scossa di magnitudo cinque” – ha risposto: “La scossa di quinto grado? Cadono i palazzi e conto i morti. Funziona così”. Sui social in molti hanno manifestato disappunto per le parole di Ciciliano e alcuni si sono dati appuntamento per venerdì prossimo a Napoli in occasione del Consiglio comunale. Proprio il consigliere comunale e metropolitano di Napoli di Sinistra Italiana Rosario Andreozzi, nel chiedere al sindaco Manfredi di “compulsare il governo affinché rapidamente si trovino i fondi ed i modi per sopperire alle lungaggini del passato”, sollecita anche l’amministrazione a fare “tutti gli sforzi possibili per mettere in campo misure straordinarie e coraggiose, perché queste affermazioni sono pericolose e gravi e fanno scaturire il panico nelle persone, che è uno dei nemici più insidiosi in contesti come questi. Noi non intendiamo contare i morti”. La frase incriminata di Ciciliano, pronunciata circa a metà di una infuocata assemblea all’interno di una risposta più ampia, non ha suscitato sul momento alcuna reazione: l’incontro è andato avanti, con le domande dei cittadini e le risposte di chi – sindaci, esponenti della Protezione civile e dell’Ingv – era andato a Pozzuoli per rassicurare la gente, in una fase bradisismica particolarmente attiva e stressante, con scosse di media intensità tutti i giorni (anche oggi quattro di magnitudo superiore a 3).. La protesta monta soprattutto sui social, dove manifesta la sua “indignazione” Manuel Ruggiero, medico del 118 e presidente dell’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, impegnata nel denunciare i casi di malasanità: “Hai lanciato una bomba nella psiche delle persone che vivono a Pozzuoli, dimettiti” afferma il medico d’urgenza, rivolto a Ciciliano. Molto dura, poi, la presa di posizione degli industriali e dei costruttori di Napoli, con i presidenti delle rispettive associazioni, Costanzo Jannotti Pecci e Angelo Lancellotti, che parlano di dichiarazioni “di una assoluta gravità” che richiedono “un immediato chiarimento. Se, infatti, un possibile innalzamento dei livelli di magnitudo delle scosse sismiche in atto nell’area può provocare distruzioni e morti, è inammissibile che non si sia provveduto a definire un piano di emergenza, a salvaguardia della vita delle persone dell’area potenzialmente pericolosa”.

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