Fame, in italiano “Saranno famosi”. Basta il titolo per richiamare all’Augusteo il pubblico delle grandi occasioni. Sono più di 40 anni che il musical è a Brodway. In Italia il lavoro portato in scena dal regista Luciano Cannito è al suo secondo anno. Un miracolo della produzione, la Entertainment di Fabrizio di Fiore che non ha badato a spese nell’allestire un cast che presenta 4 che sono stati famosi, B arbara Cola (Miss. Sherman), Garrison Rochelle (Mr. Myers), Lorenza Mario (Miss Bell), Stefano Bontempi (Mr. Sheinkopf), ed un numero elevato di ragazzi che probabilmente famosi lo diventeranno di qui a poco.
Spettacolo ricco, oltre due ore di musica e ballo. Uno spettacolo che ha diviso il pubblico. La stragrande maggioranza ha applaudito, spesso interrompendo i protagonisti in attesa che l’applauso finisse. Qualcuno è andato via immediatamente o all’intervallo. Questo capita quando un musical è inserito in un cartellone. Il musical è un genere di teatro completamente diverso da quello tradizionale. Ci sta che a qualcuno non piaccia per nulla.
In compenso gli “occasionali”, i tantissimi venuti solo per questo spettacolo, c’erano tante facce nuove, specie nelle prime file, quelle che nelle prime sono in genere riservate agli addetti al lavoro, hanno gradito.
Lo spettacolo è corso via agile, particolarmente bravi tutti i ragazzi, che tra canzoni e balletti hanno occupato l’intero spettacolo. Uno sforzo fisico non di poco conto.
Spettacolo contraddistinto anche dalla musica dal vivo, che ha offerto quel qualcosa in più.
Che dire: al sottoscritto, che di solito non ama questo genere di spettacolo, Saranno Famosi è piaciuto. Da sottolineare tra i ragazzi le performance di Alice Borghetti (Carmen Diaz) e di Raymond Ogbogbo (Tyrone): erano i due più riconoscibili, per il ruolo rivestito, e sono stati molto bravi. Ma tutti sono stati all’altezza del compito.
Da applausi il finale. Chi lo vuol vedere clicchi qui