Matteo Renzi, senatore e presidente di Italia Viva, ha fortemente criticato il governo Meloni durante il dibattito al Senato sul caso di Osama Al Najem, noto come Almasri. Renzi ha accusato la premier di essere “forte coi deboli e debole coi forti”, paragonandola a “un uomo di burro” piuttosto che alla “lady di ferro” che molti si aspettavano. Secondo Renzi, se Meloni avesse avuto coraggio, avrebbe difeso l’interesse nazionale, specialmente riguardo alla posizione di Eni, ma non lo ha fatto, prendendo una decisione che ha visto il rilascio e il rimpatrio di un criminale noto per torture e violenze, tra cui l’abuso di bambini.
Durante il suo intervento, Renzi ha criticato anche la gestione del caso da parte del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, definendolo “imbarazzante”. Ha sottolineato che la politica ha liberato un criminale arrestato dalla Digos, accogliendo la sua scarcerazione con un volo di Stato e il tricolore. “Almasri ha torturato, ucciso, violentato bambini, e voi lo avete rimandato in Libia”, ha dichiarato Renzi, esprimendo indignazione per la decisione del governo.
Nel suo discorso, Renzi ha anche ironizzato sulla situazione politica, paragonando la maggioranza a una sceneggiatura di Pinocchio, con Nordio e Piantedosi nei ruoli del “gatto e la volpe”, e Meloni come “l’omino di burro”. “Da oggi Giorgia Meloni ha perso la faccia, l’onore e la dignità. Non può più parlare di immigrazione e sicurezza”, ha concluso Renzi, accusando la premier di aver compromesso la sua credibilità e la sua leadership.