Di Angelo Tortora 

 

Oggi è San Mario è un dovere,un obbligo ricordare “Sua’ Maestà”: Mario Merola,perché lui e’ eterno…non morira’ ma,il Re della sceneggiata napoletana.

Mario Merola è nato il 6 aprile 1934 a Napoli (Italia) ed è morto il 12 novembre 2006 all’età di 72 anni a Castellammare di Stabia (Italia).

I suoi cavalli di battaglia più tradizionali: “Guapparia” e “Zappatore“, negli anni Sessanta realizza una discografia spettacolare.

Tra gli anni ‘70-’80, periodo in cui raggiunge la massima popolarità, suo esordio sul grande schermo avviene nel 1973 con la pellicola Sgarro alla camorra di Ettore Maria Fizzarotti, storia ispirata a un fatto di cronaca nera, con Enzo Cannavale e Silvia Dionisio, cui seguiranno una serie di pellicole per la regia di Alfonso Brescia in cui Mario Merola diventa zappatore, carcerato . Sono gli anni di:
L’ultimo guappo! Napoli serenata calibro 9! Lo scugnizzo, Napoli! La camorra sfida, la città risponde! Zappatore, Carcerato !  I figlisopezzie core ! Ma non solo Brescia nella sua filmografia, anche Umberto Lenzi, Stelvio Massi, Ciro Ippolito, Stefano Calanchi che danno l’occasione a Merola di lavorare con i più grandi nomi del teatro del capoluogo campano: Angela Luce, Pupella Maggio, Franco Iavarone e Isa Danieli.
Negli anni Novanta con il cantante Gigi D’Alessio, incide la canzone: “Cient’anne”.
Al cinema con Roberta Torre e per il suo: Sud side stori (2000) duettando con Little Tony. Poi doppia il personaggio di Vincenzone nel film di animazione di Maurizio Forestieri: Totò Sapore e la magica storia della pizza (2003).
Il suo unico erede: Francesco, dinastia Merola…da padre in figlio i Merola a Napoli sono già “leggenda” e con Francesco la storia continua…e sarà eterna.

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