Si avvicina l’inizio della nuova edizione di “Pompeii Theatrum Mundi”, una delle rassegne teatrali più attese dell’estate campana, che prenderà il via il prossimo 20 giugno al Teatro Grande di Pompei. Il festival, giunto alla sua ottava edizione, è stato presentato oggi a Napoli, e si conferma come un perfetto esempio di connubio tra arte, cultura e patrimonio archeologico. Il sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi, ha sottolineato l’importanza di rendere i luoghi storici come Pompei “non solo meta di visita, ma veri e propri luoghi vivi”, capaci di custodire e promuovere la cultura.

Manfredi ha enfatizzato il valore di fare arte all’interno di luoghi monumentali, definendo la rassegna come un unicum per la Campania e il Mezzogiorno d’Italia. Il sindaco ha espresso soddisfazione per la qualità degli eventi proposti e ha esortato a proseguire lungo la strada tracciata, nonostante le difficoltà superate in passato. “Questa rassegna sarà sempre più ricca e qualificata”, ha dichiarato, indicando come obiettivo quello di rafforzare il legame tra la cultura di Napoli e quella della sua area metropolitana.

L’edizione 2025 del festival, organizzato dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale e dal Parco Archeologico di Pompei, proporrà quattro titoli di grande rilevanza. La rassegna si aprirà il 20 giugno con “Golem” di Amos Gitai, uno spettacolo che andrà in scena anche il 21 giugno, seguito da “Notte Morricone”, con regia e coreografia di Marcos Morau, il 4 e 5 luglio. A luglio, il festival proporrà anche due classici: “Elettra” di Sofocle, diretto da Roberto Andò, e “Lisistrata” di Aristofane, diretto da Serena Sinigaglia. Gli spettacoli, tutti al Teatro Grande, presenteranno anche un’originale modalità di rappresentazione: “Elettra” e “Lisistrata” inizieranno alle ore 20, con la luce naturale del giorno, proprio come avveniva nell’antica Grecia.

Il programma conferma la missione del festival di mettere in dialogo la drammaturgia classica con la visione artistica contemporanea. Roberto Andò ha sottolineato come “Pompeii Theatrum Mundi” rappresenti una riflessione sulla grande eredità culturale e la libertà espressiva che la cultura deve continuare a promuovere. Luciano Cannito, presidente del Teatro di Napoli, ha aggiunto che il festival continua a crescere ogni anno, portando sul palco opere che uniscono il passato e il presente, creando un rito condiviso tra pubblico e artisti.

Sostenuto dal Ministero della Cultura, dal Comune di Napoli, dalla Regione Campania, dalla Città Metropolitana di Napoli e in collaborazione con il Campania Teatro Festival, “Pompeii Theatrum Mundi” si conferma così un evento culturale di grande valore, capace di valorizzare il patrimonio storico di Pompei attraverso l’arte teatrale.

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