La manifestazione annunciata da Giuseppe Conte contro il governo Meloni, “non e’ un fulmine a ciel sereno”. Dal Partito Democratico l’iniziativa del leader Cinque Stelle era attesa. E non viene considerata dai vertici Pd come un’opa ostile nei confronti dei temi sociali sui quali anche il Partito Democratico aspira al ruolo di portabandiera. “Non e’ una iniziativa del tutto inaspettata”, conferma un alto dirigente Pd, “non e’ un fulmine a ciel sereno. Se cosi’ fosse stato, la segretaria non avrebbe detto ‘noi’ ci siamo. Sarebbe rimasta in silenzio”, e’ il ragionamento. Di piu’: Elly Schlein sembra considerarla una occasione di prendere al volo per ricompattare ancora il fronte delle opposizioni. “Per manifestare sulla questione sociale, sui salari bassi, le pensioni, le bollette noi ci siamo e ci saremo sempre e siamo disponibili anche a organizzarla insieme la manifestazione contro la propaganda di questo governo”, dice Schlein interpellata dai cronisti nel corso di uno degli appuntamenti che la leader dem ha tenuto oggi all’Aquila, fra la popolazione colpita dal terremoto di sedici anni fa e che ancora e’ costretta a fare i conti con strutture di emergenza, come registra la leader dem. Ma durante il tour, Schlein ha avuto modo di toccare diversi punti che sono stati anche al centro dell’intervista in cui Conte ha lanciato l’idea della manifestazione. Sull’Ucraina, ad esempio, per la quale l’Europa “deve tornare a parlare con una voce sola” per “reagire compatta alle provocazioni di Trump” e della sua amministrazione. Provocazioni come quella contro il presidente Mattarella nei confronti del quale Schlein ha ribadito la solidarieta’ sua e di tutto il Pd. Parole del tutto speculari a quelle usate da Conte poco dopo, davanti allo stabilimento Stellantis di Melfi: “Sui dazi l’Europa va in ordine sparso, e’ rimasta afona di una strategia politica ed economica e ora subisce l’offensiva di Trump cui si puo’ rispondere solo con grande compattezza negoziando duramente”, ha spiegato il leader dei Cinque Stelle. Al di la’ delle dichiarazioni dei due leader, la mossa di Conte non ha suscitato entusiasmo fra le fila parlamentari dem, soprattutto nei ranghi della minoranza. Nelle chat interne, infatti, si sottolinea che la mobilitazione di conte punta proprio su quei temi su cui sta puntando anche la segretaria. Piu’ esplicite sono le posizioni dell’area centrista dell’opposizione. “Piu’ Europa e’ convinta del percorso unitario con le altre opposizioni, ma sulla piazza invocata da Conte serve chiarezza: se i temi sono bollette, mancanza di lavoro, crisi industriali, sanita’, diritti noi ci siamo. Se e’ invece una piazza per dire no al sostegno a Kiev e quindi si’ alla politica imperialista di Putin, noi non ci saremo”, dice Riccardo Magi. Un riferimento al passaggio in cui Conte spiega la mobilitazione con la necessita’ dare un segnale la “narrazione di un governo e una Commissione europea che mettono il cappio al collo a famiglie e imprese, mentre offrono champagne a banche e industrie delle armi”. Da Azione, poi, si sottolinea che “una manifestazione di piazza non abbassa il costo dell’energia”, come spiega Ettore Rosato chiedendo alle altre opposizioni “risposte sulle nostre proposte riguardanti energia e industria 4.0. prima di andare in piazza, l’opposizione ha il dovere di fare proposte per provare a cambiare le cose”.

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