Sono aumentati nel 2024 gli interventi dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Caserta: dai grandi e piccoli roghi, compresi quelli di rifiuti, agli interventi per calamità naturali causati da un mix di violente e improvvise precipitazioni e di dissesto idrogeologico del territorio, passando poi per gli interventi sulla sicurezza del lavoro nei cantieri, fondamentali per cercare di ridurre i morti sul lavoro. I dati sono stati forniti oggi dal comandante provinciale Paolo Massimi nel corso della cerimonia tenutasi a Caserta alla sede del Comando per la festa di Santa Barbara, patrona del corpo; una caserma “eco-sostenibile, visto che i pannelli solari coprono l’intero tetto e quello dei parcheggi. Presenti il prefetto Lucia Volpe, i responsabili provinciali delle forze dell’ordine, i sindaci e l’Arcivescovo di Caserta e Capua Pietro Lagnese, che ha officiato la Santa Messa nella cappella del Comando. Davanti alla sede del Comando sono stati posizionati i mezzi “di lavoro” dei vigili del fuoco, dai camion rossi con l’autoscala tanto amati dai bambini, allo scooter d’acqua e ai gommoni. “Quest’anno – ha spiegato Massimi – abbiamo avuto 10430 interventi in totale, con un più 10% rispetto al 2023, quando erano stati 9500. Sono aumentati del 7% anche gli incendi, così come i soccorsi alle persone e le bonifiche, che sono addirittura aumentate del 70% (950, di cui 270 solo ad agosto, ndr). Ma nei nostri occhi resta la tragedia di San Felice a Cancello, dove purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con un dissesto idrogeologico mai sanato in quell’area. Abbiamo lavorato per settimane alla ricerca dei corpi dei due dispersi della frana causata dal nubifragio (la 74enne Agnese Milanese e il figlio 42enne Giuseppe Guadagnino), e ritrovarli è stato un dramma per me e i miei uomini. L’unica cosa positiva è che abbiamo potuto testare mezzi di soccorso all’avanguardia, che ci torneranno utili per altre emergenze”. Anche quest’anno non sono mancati i grandi roghi nel Casertano, da quelli boschivi – i più grandi a Calvi Risorta, Bellona, Vitulazio, Camigliano, Cervino, Sessa Aurunca, Cascano di Sessa, Casertavecchia e San Michele a Maddaloni – a quelli di capannoni industriali, ben quattro, dal rogo della fabbrica di fuochi illegali di Calvi Risorta agli incendi di aziende a Pastorano (detersivi), Aversa (materiale edile) e Gricignano d’Aversa (servizi di logistica). I roghi di rifiuti sono stati inoltre 270, di questi solo uno esteso. Vari i crolli, come l’ultimo che ha riguardato un’abitazione a Sessa Aurunca e quello di qualche mese fa al Centro Commerciale Campania, dove non ci sono stati feriti, ma che ha permesso di arrivare “ad una revisione dei sistemi di sicurezza antincendio del Centro”. Sono stati 2500 i procedimenti di Prevenzione Incendi (con +9% rispetto ai 2.250 effettuati nel 2023), e in tale ambito importanti sono stati 137 i controlli sulla sicurezza del lavoro ed antincendio su attività esistenti, come i cantieri (con un +47% rispetto ai 93 del 2023). “Perché l’obiettivo dei vigili del fuoco attraverso tali controlli è quello di ridurre il numero di lavoratori morti, come auspicato dal Presidente Mattarella” ha concluso Massimi.