I residenti di piazza Giovanni Leone e di Porta Capuana hanno organizzato un sit-in per protestare contro il degrado e i pericoli legati al cantiere incompleto dell’ex Pretura di Napoli. I manifestanti, accompagnati dalla consigliera regionale Roberta Gaeta, dalla consigliera comunale Alessandra Clemente e dal deputato Francesco Emilio Borrelli, hanno denunciato la presenza di spacciatori e tossicodipendenti che utilizzano l’area cantierizzata come nascondiglio, contribuendo così a una situazione di crescente insicurezza.
Durante la protesta, i cittadini hanno esposto striscioni con gli appelli “Salviamo Porta Capuana” e “Completate i lavori o abbattetelo”, chiedendo con forza che le autorità prendano provvedimenti per risolvere il problema. “La situazione di degrado e pericolo a piazza Giovanni Leone è la dimostrazione che, a volte, la burocrazia è in grado di fare più danni della camorra. È necessario completare una volta per tutte i lavori di riqualificazione dell’ex Pretura, chiudere il cantiere, e trovare una nuova destinazione per l’edificio”, hanno dichiarato Borrelli, Clemente e Gaeta. I tre esponenti politici hanno anche sottolineato come, nonostante alcuni interventi superficiali di pulizia, la zona continui a essere un rifugio per disperati e spacciatori.
Ulderico Carraturo, uno dei promotori della protesta, ha spiegato che “Porta Capuana è stata dimenticata dai nostri amministratori”, con il palazzo dell’ex Pretura che è diventato un vero e proprio rifugio per tossicodipendenti e spacciatori. “Solo stamattina abbiamo trovato 40 siringhe usate gettate per terra”, ha aggiunto Carraturo, lamentando la continua presenza di sporcizia e degrado nonostante le operazioni di pulizia. I residenti e i rappresentanti locali chiedono un intervento urgente per porre fine alla situazione insostenibile che sta danneggiando non solo la sicurezza ma anche l’economia della zona.