(ANSA) – NAPOLI, 21 FEB – “Se manca così spesso il numero legale significa che non c’è armonia all’interno della maggioranza”. È quanto dichiarato da Felice Iossa, membro della direzione nazionale e responsabile Mezzogiorno del Partito Socialista Italiano (PSI), in merito alla sospensione del Consiglio comunale di Napoli per mancanza del numero legale. L’assemblea avrebbe dovuto discutere la delibera di proposta consiliare per l’istituzione di un Osservatorio sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, presentata dalla presidente del Consiglio comunale Enza Amato e dal presidente della Commissione politiche del lavoro Luigi Musto. “Se fossi il sindaco Manfredi – afferma Iossa – comincerei a preoccuparmi. Questo malessere e questa insoddisfazione persistono da troppo tempo. È necessaria una verifica politica per comprendere le cause di questa agitazione e del ripetuto assenteismo. Napoli ha bisogno di stabilità e di serietà”. Secondo Iossa, tra le questioni più urgenti da affrontare c’è la riforma dell’area metropolitana di Napoli incapace di risolvere le criticità del territorio. “Così com’è, la città metropolitana non è nulla, è solo la sommatoria dei problemi della provincia e del Comune. C’è moltissimo da fare”. Un altro punto critico ha a che fare con i fondi del Pnrr, la cui destinazione dovrebbe essere attentamente valutata. “Bisognerebbe fare un punto chiaro su questi finanziamenti e capire se stanno realmente contribuendo allo sviluppo di Napoli come capitale del Mediterraneo e del Mezzogiorno”. Ma restano altre perplessità sulla capacità del Consiglio comunale di pianificare il futuro della città, evidenziando un’assenza di visione condivisa tra le forze politiche. “Non ho mai visto un consiglio comunale che programmi in modo concreto le iniziative. Tutti dovrebbero sentirsi partecipi, invece le stesse forze politiche sembrano assenti”. Critico anche il giudizio sulla tenuta del centrosinistra a Napoli, dove secondo Iossa il cosiddetto “laboratorio politico” tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico non sta producendo risultati concreti. “Si parla tanto del laboratorio Napoli, ma nella realtà è solo una sigla dietro cui non si discute di nulla. È preoccupante”. Infine, ha concluso con un appello al confronto, denunciando che parte della politica locale sembra più impegnata a “fare la guerra al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, piuttosto che concentrarsi sui problemi reali della città”. “Vogliamo incontrarci per capire qual è il progetto e il programma per la città. Al momento, sembra che si pensi solo a scontri interni e non al futuro di Napoli”.

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