(ANSA) – NAPOLI, 07 MAR – “La città di Napoli non è e non sarà mai la scenografia permanente della criminalità. È inaccettabile che la serie TV Gomorra torni a girare nei Quartieri Spagnoli e in altre zone della città, alimentando ancora una volta un immaginario distorto e dannoso per Napoli e per i suoi cittadini. Da anni mi batto contro chi sfrutta la nostra terra per costruire narrazioni che la umiliano e la condannano agli occhi del mondo. Oggi, più che mai, sostengo con forza l’iniziativa pacifica dei cittadini dei Quartieri Spagnoli e di tutti coloro che alzano la voce contro questa rappresentazione tossica” Lo ha dichiarato la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà. “Apprendere che la produzione stia cercando ragazzini tra i 14 e i 17 anni per le comparse è un segnale gravissimo: ancora una volta si rischia di mandare il messaggio sbagliato ai nostri giovani, di illuderli che il mito criminale sia un destino quasi naturale per chi nasce in certi quartieri. Ma Napoli non è Gomorra! Napoli è la città di una cultura straordinaria, della storia gloriosa di capitale, di scienziati, artisti e innovatori che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo. Questa è la Napoli che deve essere raccontata, questa è la Napoli che deve ispirare le nuove generazioni”, continua Muscarà. “Non solo questa narrazione tossica continua a circolare indisturbata, ma viene addirittura finanziata con soldi pubblici – non sembra sia il caso di Gomorra ma certamente di altre serie tv come Mare Fuori. È inaccettabile che la Film Commission Regione Campania, con il supporto economico della Regione, continui a finanziare (o agevolare) produzioni che danneggiano l’immagine della nostra città e della nostra terra. Il denaro dei cittadini campani non può essere utilizzato per alimentare il racconto di una Napoli piegata alla criminalità, anziché sostenere progetti culturali e cinematografici che valorizzino la nostra storia e la nostra identità. Chiederò ufficialmente che sia fatta chiarezza sui finanziamenti destinati a queste produzioni e che la Regione Campania ponga finalmente un freno a questo scempio. È tempo di investire in progetti che raccontino la vera Napoli, la sua grandezza, la sua storia di capitale, il suo futuro di riscatto. La città si ribellerà pacificamente a questa ennesima imposizione della cultura camorristica travestita da intrattenimento. Napoli merita di essere rappresentata con dignità, con progetti cinematografici e televisivi che esaltino la sua vera grandezza e il suo futuro. Per questo, ribadisco il mio totale sostegno a chi nei Quartieri Spagnoli e in tutta Napoli sta alzando la testa e dicendo basta, sempre nel rispetto della legalità e della civiltà. Gomorra deve finire. Basta con chi ‘specula’ sulle nostre ferite: è tempo di una narrazione nuova, orgogliosa e consapevole della nostra identità”, conclude la consigliera.