“Se Meloni si metterà contro l’Ue, e non contro gli Usa, verrà stritolata. E’ un momento di vita o di morte per l’UE, deve entrare in un assetto di guerra, non deve avere paura di Trump ma prepararsi a tutto nei suoi confronti. La cosa essenziale è che in materia di dazi solo l’UE può decidere, non i singoli stati membri. Merkel ha raccontato che all’epoca rifiutò sette, otto volte l’offerta di Trump di accordi commerciali; lei ha sempre risposto che la materia è di competenza europea. Benissimo se c’è chi può dialogare con Trump, ma se Meloni finisse per diventare il cavallo di Troia suo e di Musk in Europa sarebbe un calcolo di breve termine, non credo che lo farà”.

“Bene che ci siano due ministri competenti a riferire sul caso Almasri ma è una questione di opportunità, non è un’informativa su un singolo caso problematico. E’ una questione che ha avuto larga risonanza, anche internazionale, con riflessi multipli nei rapporti con la Corte penale internazionale. Più che un caso è un ampio quadrante, quello della Libia, di una policy importante e delicata: le politiche sull’immigrazione. Meloni dovrebbe metterci la faccia, è ancora possibile, e considerare che la responsabilità con cui cura gli affari di governo ne risulterebbe accresciuta, sarebbe una buona cosa per lei”.

Così l’ex premier e senatore a vita Mario Monti a Otto e mezzo su La7.

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