Nella precedente stagione il teatro attuale del regista svizzero Milo Rau ha riscosso un grande successo di pubblico e critica e quest’anno torna al Mercadante, per due date, con Antigone in the amazon. Dopo Orestes in Mosul, nell’ex capitale dello Stato Islamico, e il film su Gesù, The New Gospel, nei campi profughi dell’Italia meridionale, Milo Rau e il suo team si recano in Amazzonia per concludere la trilogia di miti antichi e creare un’Antigone politica per il XXI secolo, insieme a popolazioni indigene, attivisti e attori provenienti dal Brasile e dall’Europa. Per Antigone in the Amazon, Rau e il suo team giungono nello stato brasiliano del Pará, dove le foreste bruciano a causa dell’espansione delle monocolture di soia e dove la natura viene divorata dal capitalismo. Su un pezzo di terra occupata, in collaborazione con il MST (Movimento dos Trabalhadores Sem Terra), il più grande movimento al mondo di lavoratori senza terra, sviluppano un gioco allegorico sulle violente devastazioni e spostamenti causati dallo Stato moderno, che pone la proprietà privata al di sopra del tradizionale diritto alla terra.
L’allegoria di Antigone
Interrogato sul suo percorso artistico, Milo Rau ha più volte parlato del modo in cui la sua produzione possa dividersi in due differenti fil rouge. Da un lato un insieme di spettacoli maggiormente centrato su questioni individuali o famigliari, dall’altro una produzione da lui stesso definita “attivista” o “ottimista”. A quest’ultima zona della sua geografia creativa appartiene Antigone in the Amazon, spettacolo con il quale il regista svizzero, appena nominato direttore del Wiener Festwochen, chiude, dopo Orestes in Mosul e Il Nuovo Vangelo, la sua Trilogia degli antichi Miti. Il percorso di Rau al REF prosegue, dunque, nel segno di un teatro che, attingendo dalla classicità occidentale, si confronta con i grandi temi della nostra attualità. Antigone in the Amazon è stato realizzato, non a caso, nello stato brasiliano del Parà. Qui insieme a MST – Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra – ad attori professionisti e non professionisti e coinvolgendo le popolazioni indigene, Rau trasporta la tragedia greca utilizzandola come strumento allegorico per costruire un affondo sulle conseguenze prodotte dal conflitto tra sviluppo senza controllo e gli ancestrali proprietari della terra.