“Non c’è nulla di personale, né per Zaia né per De Luca. Ma c’è una questione di equilibri democratici in ballo”. A dirlo, intervistato dal Corriere, è Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, in merito alla questione del terzo mandato. “In tutte le democrazie che eleggono direttamente il capo dell’esecutivo — e per sindaci e governatori si vota direttamente — c’è un limite ai mandati – aggiunge – Possono essere 10 anni, 8, ma due mandati sono più che sufficienti per costruire un’azione di governo efficace senza che si creino effetti negativi”. Che per Lupi consisterebbero in un “disequilibrio democratico”. “Un presidente di Regione, un sindaco, hanno poteri esecutivi importantissimi – dice – Le assemblee che li sostengono, pur essendo costituite da esponenti di coalizioni essenziali per vincere, non hanno la possibilità giustamente di agire indipendentemente dal volere del sindaco o del presidente. Tanto è vero che, se questo si dimette, si torna a votare”.

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