Dopo la Toscana, che ha approvato per prima in Italia la pdl ‘Liberi Subito’ sul fine vita, sono dieci le Regioni in cui si attende la discussione della legge. In Valle D’Aosta, Lazio, Campania, Sardegna, Abruzzo, Liguria, Sicilia è depositata in attesa di inizio iter; depositate proposte simili a ‘Liberi Subito’ in Calabria, Puglia, Marche.
ABRUZZO: La pdl del 2023 è stata depositata ma la Regione non ha incardinato il testo nella precedente legislatura. Il 18 febbraio ricomincerà in Consiglio regionale l’iter del progetto di legge di iniziativa popolare.
BASILICATA: Dopo il deposito nella passata consiliatura lucana della pdl tramite l’iniziativa di 9 Comuni, tra cui Matera, il Consiglio Regionale non è andato avanti. Con le elezioni del 2024 la proposta dovrà essere ripresentata.
CALABRIA: La pdl è stata depositata dal Pd. Il 9 febbraio 2024 è stata incardinata la discussione, ma ad oggi non sono stati fatti nuovi passi avanti. VALLE D’AOSTA: A inizio febbraio 2024 due consiglieri di opposizione hanno depositato il testo della pdl. Ad oggi non l’ha sottoscritta nessun altro.
CAMPANIA: Nel 2024 due consiglieri regionali hanno depositato la pdl. L’11 aprile la Commissione Sanità del Consiglio regionale ha incardinato l’esame della proposta e ha costituito un tavolo di cui non si hanno più notizie. “Affronteremo il tema della legge sul fine vita, sapendo che non è una questione ideologica”, ha detto il presidente Vincenzo De Luca.
EMILIA ROMAGNA: La proposta popolare è stata depositata nel 2023. La precedente Giunta Bonaccini ha emesso linee di indirizzo per le Asl che non sono una legge. Dopo un ricorso di Fi, il Tar si dovrà esprimere sulla delibera di Giunta. Sono state tre le richieste per il fine vita avanzate da pazienti oncologici. Di queste, solo una è giunta al termine dell’iter.
FRIULI VENEZIA GIULIA: Ad agosto 2023, nella regione dove è morta Eluana Eglaro, è stata depositata la pdl. Il 20 giugno 2024 la proposta è arrivata in Consiglio regionale che ha votato una pregiudiziale, passata, che ne ha impedito la discussione. La Regione è già stata condannata per i ritardi della procedura di suicidio assistito a cui è stata sottoposta ‘Anna’. La Regione ha poi impedito a Martina Oppelli l’accesso al fine vita.
LAZIO: Due consiglieri di Avs e IV sono i primi firmatari della proposta ‘Liberi subito’ sottoscritta da un gruppo trasversale. Nessuna discussione in Aula.
LIGURIA: Dopo che nel febbraio 2024 un gruppo trasversale di consiglieri regionali depositò e portò in discussione la pdl, con le dimissioni del presidente Toti e l’elezione di Bucci è stata depositata una nuova proposta.
LOMBARDIA: Nel 2024 sono state depositate le sottoscrizioni della pdl. Il 19 novembre 2024 il Consiglio Regionale ha votato una questione pregiudiziale di costituzionalità impedendo la discussione della proposta di legge.
MARCHE: La pdl è stata depositata da un consigliere regionale del Pd, Maurizio Mangialardi, già sindaco di Senigallia, città di Federico Carboni, la prima persona che in Italia ha avuto accesso legale al suicidio medicalmente assistito nonostante il freno tirato dalla Regione.
PIEMONTE: La pdl è stata depositata per via popolare e il testo è arrivato in Aula il 22 marzo 2024 . Il Consiglio Regionale ha votato sì alla “questione pregiudiziale di costituzionalità” posta dalla maggioranza vanificando le firme.
PUGLIA: ha messo parzialmente ordine al fine vita a gennaio 2023 con una delibera di Giunta che però non è una legge perché modificabile o cancellabile al primo cambio di Giunta. Il 6 maggio 2024 il Consiglio metropolitano di Bari ha approvato una delibera per trasmettere alla Regione la pdl ‘Liberi Subito’.
SARDEGNA: Col rinnovo del Consiglio Regionale a marzo 2024, la pdl è stata nuovamente depositata. A sottoscrivere il testo tutti i gruppi di maggioranza.
SICILIA: la Pdl è stata depositata da un gruppo di consiglieri.
UMBRIA: Dopo le elezioni regionali del 2024, il testo della proposta dovrà essere nuovamente presentato al Consiglio Regionale.
VENETO: E’ stata la prima Regione a discutere la legge il 16 gennaio 2024. Non è stata approvata nonostante Zaia avesse espresso voto favorevole. Il presidente ha incaricato i tecnici di mettere a punto un regolamento per dare attuazione alla Sentenza della Consulta del 2019.
MOLISE e TRENTINO ALTO ADIGE la pdl non è stata depositata.