Jacobs spiato ! Ecco da chi !

Non si sono mai davvero amati, Filippo Tortu e Marcell Jacobs, ma nessuno poteva davvero immaginare che sarebbe nata intorno a loro una vera e propria spy story. La vicenda, riportata da Il Fatto Quotidiano, vede coinvolto il fratello di Tortu, Giacomo, che si sarebbe rivolto alla società di sicurezza e investigazioni Equalize per ottenere informazioni su sospetto doping del campione olimpico di Tokyo. I due velocisti hanno vinto insieme l’oro nella staffetta 4×100, ma negli anni hanno avuto vari dissapori non nascondendo un rapporto decisamente complicato. La Fidal, a seguito delle indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, avrebbe inoltre secondo la Gazzetta dello Sport aperto un’inchiesta per andare a fondo della questione.

Stando agli atti Giacomo Tortu, pur non risultando di fatto indagato nella vicenda che riguarda la stessa Equalize, avrebbe chiesto utilizzando degli intermediari di poter aver accesso alle cartelle mediche e ai referti degli esami del sangue di Marcell, oltre che alle telefonate e alle chat con l’allenatore Paolo Camossi e il nutrizionista Giacomo Spazzini, oltre che al manager Marcello Magnani. Un’operazione dal costo complessivo di circa 10.000 euro, che non avrebbe però portato a dimostrare assolutamente niente. Le informazioni sono trapelate grazie alle dichiarazioni dell’ex poliziotto Gallo, coinvolto invece in prima persona nel caso Equalize. I fatti risalirebbero secondo l’inchiesta al settembre 2020, un anno prima delle Olimpiadi in cui poi la squadra azzurra e in particolare Jacobs hanno riscritto la storia dello sport italiano.

Filippo Tortu ha immediatamente rilasciato un breve comunicato per tirarsi fuori da ogni possibile responsabilità: “Ho appreso la notizia dagli organi di informazione. Confido che i fatti siano chiariti al più presto e che il mio nome non sia associato a eventi da cui sono totalmente estraneo”. Nessun commento è invece arrivato al momento dal fronte Jacobs che però, “in attesa di ulteriori dettagli e verifiche ha dato mandato al suo avvocato di valutare i profili legali, come possibile parte lesa”.