Di Angelo Tortora
La richiesta trasmessa da Oaktree alla dirigenza dell’Inter è stata chiara: il monte ingaggi va tagliato. Al momento, infatti, il club nerazzurro è quello in Serie A ad avere i salari più elevati: 143,2 milioni lordi. Più di Juventus (108,4 milioni), Milan (104,2) e Napoli (83). Ma qual è la strategia da adottare dalle parti di Viale della Liberazione? Un buon primo passo è stato adottato da tempo, si legge sulla Gazzetta dello Sport: “Costi contenuti e ingaggi impattanti al minimo”, come avvenuto con Josep Martinez e Tomas Palacios. Ancor prima con Bisseck, recentemente rinnovato con adeguamento.
Un punto a favore, poi, viene dall’equilibrio generato da Piero Ausilio e Giuseppe Marotta con l’ingaggio di giocatori a parametro zero come Calhanoglu, Mkhitaryan e Thuram. Ma i giovani e le occasioni gratis non basteranno, perciò “il lavoro di Ausilio e dei suoi collaboratori – scrive la Rosea – dovrà orientarsi magari su profili già affermati, di esperienza, che abbiano richieste di stipendio compatibili con la politica del club o ancora svincolati alla portata delle casse”. Per abbassare le spese ci sarebbe un’altra via, ossia la cessione di pezzi pregiati, ma la politica di player trading “non è al momento un punto all’ordine del giorno, né dell’Inter né di Oaktree”.