Giorgia Meloni pensa al Sud. I dati al momento sembrano darle ragione. Il meridione d’Italia in questo momento è il motore della crescita nazionale. Considerando la paura generata dalla presenza leghista, la notizia sembra essere sconvolgente. Ma i dati parlano chiaro. Anche se c’è da ammettere che è più semplice crescere in un territorio arretrato dal punto di vista economico rispetto a chi è molto avanti, Sta di fatto che la crescita del Meridione incide molto sui dati nazionali.
Ecco quanto riportato dal sito msm.com che ha rilanciato un articolo di Mondo News.
“Nel 2023, il Mezzogiorno ha dimostrato di essere un motore di crescita per l’intero Paese: il Pil e l’occupazione sono cresciuti più della media nazionale, mentre le esportazioni hanno segnato un aumento significativo. Questi risultati, definiti dalla premier come un “successo collettivo”, hanno spinto il governo a concentrare ulteriormente le proprie energie in questa direzione.
Incentivi e infrastrutture al centro del piano
Le prossime mosse prevedono l’introduzione di nuovi incentivi per attrarre investimenti e stimolare l’imprenditoria locale, in particolare nei settori chiave come tecnologia, turismo e agricoltura. Anche le infrastrutture giocheranno un ruolo cruciale: tra le priorità figurano il potenziamento della rete ferroviaria, l’ammodernamento delle strade e l’espansione della connettività digitale.
La strategia della Meloni mira a rafforzare la competitività del Sud e ridurre il divario economico con il resto del Paese. Non si tratta solo di una questione economica, ma anche sociale, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita per i cittadini del Mezzogiorno e creare opportunità concrete per i giovani.
Il governo sembra determinato a proseguire su questa strada con una visione chiara: fare del Sud non solo una “locomotiva d’Italia”, ma un protagonista stabile e duraturo della crescita nazionale”.