Il turismo è la principale prospettiva di crescita del Pil regionale, per cui – sostengono gli organizzatori della manifestazione – la programmazione in ambito turistico deve partire dal contesto urbano, avvalendosi di una sinergia costante e virtuosa tra istituzioni e organizzazioni datoriali. Infatti, da fonte Srm – Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, il 24,3% del Pil turistico nazionale è prodotto nel Sud Italia, vale a dire 24,6 miliardi di euro, nello specifico il 6,4% del Pil, che sale a 11,6%con l’indotto diretto e indiretto (il dato Italia è rispettivamente 5,9% e 10,8%).
Su 98 regioni dell’area UE4 (Italia, Spagna, Francia e Germania) tre regioni del Sud (Sardegna, CAMPANIA e Puglia) sono tra le prime 30 per livello di competitività turistica e ben 6 sopra la media europea. Inoltre, circa il 77% delle imprese turistiche del Sud nell’ultimo triennio ha effettuato investimenti (in Italia il 76%) con grande attenzione alla qualità dei servizi e della recettività (il 56% delle imprese ha rinnovato gli arredi e ampliato i servizi ricettivi),mentre riguardo a digitalizzazione e sostenibilità (Esg) 4 imprese su 10 nel Sud (25% in Italia) hanno investito su tali obiettivi, circa 300 milioni di euro e un’ulteriore crescita di tali investimenti nelprossimo triennio sarà di circa il 2%.
Così come, secondo il report 2024 dell’EY Italy Hotel Investment, il mercato nazionale degli investimenti alberghieri ha registrato una
crescita significativa, pari a 2,1 miliardi di euro, segnando un incremento del 30% rispetto all’anno precedente con il 53% delle transazioni da parte di investitori da Europa (27%), Medio Oriente (22%) e Stati Uniti (4%), il cui profilo ha una predominanza di operatori alberghieri (38%), seguiti da Hnwi/Family offices (23%) e fondi di private equity (20%). In particolare, il segmento dei 5 stelle ha continuato a dominare, rappresentando il 45% degli investimenti totali, mentre il segmento dei 4 stelle ha catturato il 44%.

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