Cos’è la polmonite bilaterale?
La polmonite bilaterale è un’infiammazione che coinvolge entrambi i polmoni. Spesso causato da un’infezione, questo stato infiammatorio fa sì che gli alveoli polmonari si riempiano di liquido o pus, rendendo difficile la respirazione e ostacolando gli scambi tra aria e sangue.
Quali sono le cause?
La polmonite bilaterale è un’infiammazione del tessuto polmonare: ad essere coinvolti sono sia gli alveoli polmonari (piccole cavità in cui avvengono gli scambi di gas tra l’aria respirata e il sangue), sia il tessuto interstiziale (quello presente tra un alveolo e l’altro).
I sintomi della polmonite bilaterale possono comparire all’improvviso, nell’arco di 24-48 ore, o possono presentarsi più lentamente nel corso di parecchi giorni.
Cosa provoca polmonite bilaterale?
La polmonite bilaterale è comunemente causata da un’infezione batterica, ma può essere provocata anche da virus, funghi o aspirazione di un corpo estraneo (residui alimentari, succhi digestivi, liquidi ecc.).
La maggior parte delle persone che contraggono la polmonite bilaterale molto probabilmente saranno state esposte al batterio pneumococcico (Streptococcus pneumoniae) o a un virus influenzale.
La polmonite può essere polimicrobica
La polmonite bilaterale può essere causata da più di un tipo di microrganismo, quindi potrebbe essere determinata da due (o più) tipi diversi di batteri, o qualsiasi combinazione di batteri, virus e funghi. In tal contesto clinico, fondamentale è sapere cosa sta causando l’infezione per trattarla in modo efficace.
Quanto è pericolosa la polmonite bilaterale?
Un’infezione in entrambi i polmoni non significa necessariamente che sia più grave, ma la posizione (quali parti del polmone sono colpite) e il coinvolgimento del tessuto polmonare (quanto polmone è interessato dell’infiammazione) sono importanti e possono fare la differenza.
Per intenderci: se viene colpita solo una parte del polmone o un polmone solo, la persona può continuare a respirare utilizzando l’altro polmone mentre il corpo combatte l’infezione. Tuttavia, se entrambi i polmoni sono compromessi, il paziente riceverà pochissimo ossigeno e andrà incontro a un’insufficienza respiratoria.
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Polmonite bilaterale: chi è più vulnerabile?
Alcuni pazienti sono più vulnerabili allo sviluppo di casi gravi di polmonite, soprattutto quando il loro sistema immunitario non riesce a combattere adeguatamente l’infezione.
I fattori di rischio includono:
- Età: neonati sotto i due anni, il cui sistema immunitario è ancora in via di sviluppo, e adulti sopra i 65 anni, che tendono ad avere un sistema immunitario indebolito
- Danni polmonari: dalla polmonite, è possibile guarire, anche se le infezioni causali sono gravi. Tuttavia, il processo infiammatorio a carico dei polmoni può danneggiare il tessuto, rendendo più probabile una recidiva
- Malattia polmonare: ad esempio, se si soffre di enfisema o di broncopneumopatia cronica ostruttiva
- Essere un fumatore
- Immunosoppressione: se il sistema immunitario è indebolito, ad esempio a causa di farmaci assunti dopo un trapianto o durante una terapia contro il cancro.
Quali sono i sintomi?
Polmonite bilaterale: come si manifesta?
I sintomi della polmonite bilaterale comprendono:
- Tosse produttiva, cioè associata all’espettorato di catarro denso, giallo-verdognolo, marrone, o chiaro mucoso, a volte striato di sangue (emottisi)
- Febbre
- Difficoltà respiratoria, soprattutto quando si fanno sforzi
- Frequenza aumentata degli atti respiratori (fiato corto)
- Labbra o unghie blu o violacee
- Stanchezza estrema
- Battito cardiaco accelerato (tachicardia)
- Dolori al petto acuti e lancinanti durante la respirazione o la tosse
- Perdita di appetito
- Confusione (più frequente negli over 65)
Se si ha difficoltà a respirare, dolore al petto, tosse persistente o febbre oltre i 39°C che non è facilmente controllabile, è meglio chiamare il medico. Questi sintomi indicano un’infezione più grave con il potenziale di causare una condizione cronica o più seria come pleurite (quando si infiamma la sottile membrana che riveste i polmoni e la parete interna del torace), insufficienza respiratoria, ascesso polmonare e sepsi.
La sepsi si verifica quando i batteri responsabili della polmonite riescono a passare nel sangue, causando un’infezione grave generalizzata a tutto l’organismo.
Attenzione! Alcune forme, come la polmonite interstiziale bilaterale, può rapidamente diventare letale, quindi è fondamentale cercare un trattamento medico se non si avverte alcun miglioramento o si inizia a sentirsi peggio. Ancora più importante, cercare cure di emergenza se si hanno difficoltà a respirare in qualsiasi momento.
Come viene diagnosticata?
Quando si sospetta una polmonite bilaterale, si esegue un esame su tamponi nasofaringei, espettorato e prelievi broncoscopici.
Spesso, verrà eseguita anche una radiografia, solitamente per confermare quali parti del polmone sono interessate:
- I polmoni sani sembrano “vuoti” su una lastra radiografica, perché sono pieni di aria.
- La polmonite bilaterale riempie i polmoni di liquido. Ciò significa che solitamente è molto facile capire quale sia l’entità della malattia, perché la zona infiammata appare come una massa bianca solida nella scansione.
Come si cura?
Qual è il trattamento della polmonite bilaterale?
Il trattamento per la polmonite bilaterale si basa su molti fattori. Gli esami diagnostici aiutano a rilevare la causa dell’infezione e a determinare il protocollo terapeutico.
Ad esempio, l’antibiotico terapia è generalmente efficace nel debellare un determinato batterio, tuttavia, se l’infezione è polimicrobica, il normale trattamento potrebbe non essere sufficiente.
Nelle infezioni polimicrobiche, gli antibiotici potrebbero funzionare sui batteri, ma in caso di contemporanea presenza di un virus (che non può essere trattato con antibiotici), quest’ultimo potrebbe diventare il patogeno dominante che “guida” l’infezione.
Di conseguenza, è possibile che inizialmente il paziente risponda bene ai farmaci, prima che le sue condizioni peggiorino nuovamente.
Per approfondire:Cos’è un’infezione polimicrobica?Se l’infezione è causata da più batteri, al paziente potrebbe essere somministrato un antibiotico ad ampio spettro anziché un singolo farmaco mirato. Se si contrae una polmonite bilaterale batterica, è probabile che si risponda a un antibiotico come l’amoxicillina o l’azitromicina. Tuttavia, quando si tratta di polmonite bilaterale virale, non c’è molto che gli operatori sanitari possano fare in termini di farmaci, poiché gli antivirali disponibili non sono molto efficaci o mirati: il medico si concentrerà sull’aiutare ad alleviare i sintomi e spesso consiglierà molto riposo e rimanere idratati.
Nei casi gravi, il paziente dovrà anche essere ricoverato per far ricorso alla terapia respiratoria. Questo garantisce che riceva abbastanza ossigeno mentre il corpo contrasta l’infezione.
Quanto tempo per guarire?
Dopo quanto si guarisce dalla polmonite bilaterale?
In generale, con cure mediche tempestive, la maggior parte dei pazienti guarisce dalla polmonite bilaterale.
Va considerato, però, che ogni caso di polmonite è diverso e il corpo di ciascuno reagisce in modo diverso alle infezioni: alcune persone si sentiranno meglio in una o due settimane, mentre altre potrebbero avvertire sintomi persistenti per tre o sei mesi.
Coloro che hanno gravi condizioni mediche di base hanno maggiori probabilità di sperimentare forme gravi di polmonite. A sua volta, questo rende la guarigione dalla polmonite un processo più complicato. Non solo ci vorrà più tempo per guarire, ma la polmonite potrebbe anche diventare una condizione ricorrente.