“Quante calunnie abbiamo dovuto subire; quante minacce; quante derisioni; quante offese; quante illazioni… I negazionisti, ignavi, collusi, corrotti, ci infangavano… Siamo andati avanti. Convinti. Vedevamo con i nostri occhi lo scempio delle nostre terre e delle nostre vite. Grazie a tutti i volontari… grazie ai medici per l’ambiente… grazie alle Chiese campane con i loro vescovi e i loro preti… “. Don Maurizio Patriciello commenta così, sui social, la sentenza della Corte europea dei diritti umani che ha condannato l’Italia per quanto non è stato fatto per tutelare i cittadini della ‘Terra dei Fuochi’. “Un ricordo commosso va ai nostri morti di cancro. Ai miei fratelli Giovanni e Francuccio. A mia cognata Giuseppina e a mio nipote Severino. Ai tanti, tanti bambini che il cancro ha dilaniato – scrive don Maurizio – Un ricordo particolare per il compianto magistrato Federico Bisceglia. A tutti voi che con noi avete lottato, sofferto, ingioiato lacrime e amarezze, un abbraccio grande quanto il sole”.

Pd, su Terra dei Fuochi il governo dia risposte ai cittadini
“La sentenza dalla Corte europea per i diritti umani è chiara: l’Italia deve con urgenza inderogabile dare risposte ai cittadini della terra dei fuochi. Chi ci vive lo sa. Ora chiediamo che il Governo si attivi con tutte le istituzioni e gli enti competenti per porre in essere misure a sostegno delle popolazioni locali, per ridurre l’inquinamento, per il ripristino delle condizioni di salubrità e per un attento monitoraggio della salute degli abitanti. Vanno pianificate adeguate risorse con la consapevolezza che bisogna poi proiettarle nel medio e lungo periodo. Chiediamo dunque che dopo questo pronunciamento il governo ci dica come intende rispettare questa sentenza”. Così il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.

Graziano, dal governo piano strutturale sulla terra dei fuochi
“La sentenza della Cedu sottolinea l’urgenza di interventi concreti e immediati per bonificare le aree contaminate e garantire la salute pubblica. È imperativo che le istituzioni italiane, a tutti i livelli, collaborino per attuare misure efficaci volte a risanare il territorio e prevenire ulteriori danni ambientali. Per questo chiediamo in particolare al governo di intervenire immediatamente e di chiarire quali azioni intenda intraprendere per affrontare la situazione e arginare i danni. Dobbiamo rendere la terra dei fuochi vivibile e per questo serve un piano immediato per la bonifica e tutela della salute. Questa sentenza deve essere un punto di svolta: non possiamo più permettere che situazioni simili si ripetano. È tempo di agire con decisione per garantire un futuro migliore alle prossime generazioni”. Lo dichiara Stefano Graziano, capogruppo del Pd in commissione Difesa di Montecitorio.

Terra Fuochi: P. De Luca (Pd), sentenza Cedu sia da monito
“La terra dei fuochi è una terra da sempre martoriata. La Corte EDU ha condannato l’Italia per non aver adottato negli anni misure adeguate in grado di difendere la salute e proteggere i cittadini di questa area dalle attività di scarico, interramento incenerimento di rifiuti, spesso effettuati dalla criminalità organizzata. È arrivato il momento di cambiare direzione. La sentenza della Cedu sia da monito. Chiediamo al governo di intervenire subito con decisione mettendo in campo un programma strutturale e una strategia globale, che includa risorse adeguate, messa in sicurezza del territorio e contrasto all’inquinamento, supporto alla popolazione, così come azioni di monitoraggio e informazione adeguata, per debellare definitivamente le criticità ancora presenti in questa zona. Dobbiamo garantire un futuro migliore alle nuove generazioni”. Lo dichiara Piero de Luca, capogruppo PD nella bicamerale per le questioni regionali.

Terra dei Fuochi: Sarracino (Pd), governo dia risposte urgenti
“La sentenza dalla Corte europea per i diritti umani e’ chiara: l’Italia deve con urgenza inderogabile dare risposte ai cittadini della terra dei fuochi. Chi ci vive lo sa. Ora chiediamo che il governo si attivi con tutte le istituzioni e gli enti competenti per porre in essere misure a sostegno delle popolazioni locali, per ridurre l’inquinamento, per il ripristino delle condizioni di salubrita’ e per un attento monitoraggio della salute degli abitanti”. Cosi’ il deputato e responsabile Sud della segreteria Pd, Marco Sarracino. “Vanno pianificate adeguate risorse con la consapevolezza che bisogna poi proiettarle nel medio e lungo periodo. Chiediamo dunque che dopo questo pronunciamento il governo ci dica come intende rispettare questa sentenza”, conclude.

Terra dei Fuochi: M5s, bonificare area senza piu’ esitazione
“Con la sentenza della Corte europea dei diritti umani sulla Terra dei Fuochi adesso lo Stato non puo’ piu’ girarsi dall’altra parte. Strasburgo certifica quanto denunciamo da troppi anni, ovvero il grave scempio pluridecennale che mina la salute dei cittadini e del territorio, un’area che va bonificata senza piu’ esitazione”. Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle nelle commissioni Ambiente di Camera e Senato. “Da quando ci siamo insediati in Parlamento – ricordano – abbiamo lavorato affinche’ si creassero le condizioni per avviare la bonifica e riconsegnare quei territori ai cittadini, che ancora oggi continuano a essere colpiti da tumori gravissimi. La Corte ha riconosciuto un rischio per la vita ‘sufficientemente grave, reale e accertabile’ e questo non e’ piu’ tollerabile. Adesso si attui subito la sentenza, con la consapevolezza che la bonifica e’ la cura, non l’ostacolo. Il Governo – concludono i parlamentari 5 Stelle – e’ obbligato a intervenire con la massima tempestivita’ e a piu’ livelli per individuare ogni mezzo necessario a risolvere l’emergenza e tutelare il benessere dei cittadini e quello di un territorio martoriato. Siamo in prima linea affinche’ tutto questo abbia una fine”.

TERRA FUOCHI: COSTA (M5S), ‘STRASBURGO CERTIFICA QUANTO DICIAMO DA ANNI, GOVERNO AGISCA’
“La sentenza della Corte europea dei diritti umani ha finalmente certificato quanto noi del Movimento 5 Stelle stiamo sostenendo da sempre. Terra dei Fuochi è un dramma continuo che viene vissuto da decenni da migliaia di cittadini. Lo abbiamo denunciato, insieme alle associazioni, ai medici, alla Chiesa e quando sono diventato ministro mi sono immediatamente occupato delle bonifiche, istituendo una direzione generale ad hoc che ha aumentato la spesa in un anno del 900 per cento. È una situazione che conoscevo benissimo, per aver guidato in prima persona le investigazioni, e aver predisposto i sequestri e gli arresti”. Così in una nota il vicepresidente della Camera in quota Movimento 5 stelle, ed ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. “Da ministro – aggiunge – predisposi un piano di azione a più livelli, dialogando costantemente con la regione, i comuni interessati, le associazioni di categoria e i comitati. Abbiamo istituito con una legge il Sin dell’Area vasta di Giugliano proprio per convogliare i fondi per le bonifiche sulla Terra dei Fuochi. Ma dal 2020 aspettiamo la perimetrazione dell’area: un tempo infinito per un territorio martoriato, con decine di migliaia di cittadini ingiuriati da malattie oncologiche e non solo. Che fine ha fatto quella perimetrazione? I governi Draghi e Meloni non hanno assolutamente dato priorità alle bonifiche, cancellando la direzione generale e azzerando i fondi. Adesso sono costretti a intervenire, a prendersi carico di questa tragedia che non ha uguali in tutta Europa”. “Il ministero dell’Ambiente e il governo intero pongano la loro totale attenzione, e i mezzi necessari, su questo dramma. Hanno due anni di tempo per farlo”, conclude Costa.

Terra fuochi: Auriemma (M5s), ora il governo dia risposte. ‘Emergenza confermata da aumento indici tumorali’
“La Corte europea per i diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per non aver tutelato la salute dei cittadini della Terra dei Fuochi. Sono anni che lo diciamo in tutte le sedi, insieme alle associazioni, ai comitati e cittadini, che esiste una vera e propria emergenza ambientale. L’aumento degli indici tumorali nei nostri territori ne è la prova”. Lo afferma la vicecapogruppo del M5S alla Camera, Carmela Auriemma, membro della Commissione bicamerale di Inchiesta sul ciclo dei rifiuti. “L’ultimo report di Legambiente sulla qualità dell’aria ha registrato Acerra come la città più inquinata della Campania nel 2024. Altro elemento preoccupante – sottolinea Auriemma – è l’inquinamento delle falde acquifere, tema di cui oggi si parla ancora molto poco, ma che ho già denunciato nel tavolo tecnico sulla Terra dei Fuochi lo scorso maggio. Per questo in Commissione Ecomafie abbiamo chiesto ed ottenuto l’apertura di un filone di inchiesta specifico sull’inquinamento delle falde acquifere. Questa sentenza riconosce il grande lavoro di cittadini e cittadine, associazioni e comitati che hanno per anni denunciato ciò che succedeva in Terra dei Fuochi e che per anni non sono stati ascoltati. Oggi, quegli stessi cittadini chiedono una sola cosa: bonifiche. È il momento di un’assunzione di responsabilità e dopo vent’anni nessuno può sottrarsi”.


Terra Fuochi: Borrelli (Avs), Cedu certifica dramma nazionale. Commissione ecomafie si riunisca per discutere azioni necessarie

“La sentenza della Corte europea dei diritti umani certifica quello che da anni denunciamo: la Terra dei Fuochi è un dramma nazionale, una ferita aperta che ha messo a rischio la vita di milioni di cittadini, mentre le istituzioni sono rimaste colpevolmente inerti. Strasburgo ha condannato l’Italia perché non ha agito con la necessaria rapidità per fermare l’inquinamento causato da discariche abusive, roghi tossici e interramento di rifiuti pericolosi. Un’inerzia inaccettabile, che ha prodotto un aumento dei tumori e un disastro ambientale senza precedenti. Ora non c’è più tempo da perdere. Ho chiesto al presidente della commissione di convocare il prima possibile una seduta ad hoc per discutere le implicazioni di questa sentenza e comprendere quali misure adottare per garantire che venga applicata nel modo più efficace possibile. È necessario istituire subito un meccanismo di monitoraggio indipendente e garantire trasparenza assoluta ai cittadini attraverso una piattaforma pubblica di informazione, come richiesto dalla Corte. Lo Stato ha il dovere di proteggere la salute e la vita delle persone. È tempo di assumersi finalmente questa responsabilità”. Così in una nota Francesco Emilio Borrelli, deputato Alleanza Verdi e Sinistra, e vicepresidente Commissione Ecomafie.

Terra dei Fuochi: Carfagna, da Cedu stimolo e speranza
“Dopo dieci anni di approfondimenti e indagini la Cedu conferma il danno subito dai cittadini della Terra dei Fuochi a causa degli sversamenti illegali di sostanze tossiche gestite dalle mafie. E’ una sentenza che rende giustizia a tutti coloro che per anni si sono battuti per denunciare lo scempio, spesso non creduti, delegittimati e minacciati: forze dell’ordine, cittadini, sindaci, associazioni, sacerdoti illuminati come Don Patriciello”. Cosi’ Mara Carfagna, deputata di Noi Moderati-Centro popolare. “Da ministro del Sud – riprende – ho avuto un rapporto speciale con tutti loro, che porto’ alla firma del Cis Terra dei Fuochi: 200 milioni di euro a finanziamento di interventi sociali e di progetti di sviluppo economico e di rigenerazione ambientale e urbana, tra i quali l’avvio della bonifica dei Regi Lagni. Spero che quelle opere abbiano nuovo impulso da questa sentenza, che rappresenta uno stimolo e una speranza per i cittadini dell’area”.

TERRA FUOCHI. RUBANO (FI): SENTENZA CEDU CERTIFICA FALLIMENTO DE LUCA. “INDISPENSABILE UNA SVOLTA POLITICA IN REGIONE”
“La sentenza della Corte europea dei diritti umani sui ricorsi presentati da residenti e imprese della Terra dei fuochi fotografa la grave inefficienza di Vincenzo De Luca nella bonifica delle aree inquinate e nella gestione del ciclo dei rifiuti, nonostante siano trascorsi dieci anni dal suo insediamento a Palazzo Santa Lucia”. Lo dichiara Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia. “De Luca – prosegue – ha ereditato da Antonio Bassolino e dal Partito democratico il disastro dei milioni di ecoballe, che non è stato ancora capace di smaltire, nonostante le tante promesse e i cronoprogrammi puntualmente disattesi. Ma di suo ci ha messo anche la latitanza rispetto a emergenze come quella dei campi rom, che oggi rappresentano uno dei principali focolai di roghi tossici. A Giugliano, come documentato dal programma ‘Quarta Repubblica’, la Regione ha rifiutato ogni aiuto a un imprenditore agricolo i cui terreni sono stati trasformati dagli occupanti abusivi in una bomba ecologica”. Per Rubano, la strada è una sola: “Disintossicare la Campania dai rifiuti tossici e ottemperare alla sentenza della Cedu rende indispensabile una svolta politica in Regione, che assicuri un diverso rapporto con il territorio e l’immissione di competenze che sono tragicamente assenti nella giunta De Luca”.


Terra Fuochi: Cangiano (FdI), sentenza Cedu conferma emergenza. In Commissione Ecomafie indagine su inquinamento falde acquifere

“La sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani sulla Terra dei Fuochi è un ulteriore richiamo alla necessità di un’azione incisiva e immediata per affrontare un’emergenza che i cittadini campani vivono sulla propria pelle da decenni. È inaccettabile che i cittadini campani sono stati lasciati soli per anni a fronteggiare una situazione figlia della criminalità organizzata e dell’inerzia di chi avrebbe dovuto intervenire prima”. Così il parlamentare di FdI Gerolamo Cangiano, vicepresidente della Commissione Ecomafie. “Oggi, sotto il Governo Meloni, la lotta ai reati ambientali e alla salvaguardia della salute pubblica è una priorità assoluta. Come vicepresidente della Commissione Ecomafie, posso assicurare che stiamo lavorando su un’inchiesta specifica dedicata alla Terra dei Fuochi, con un focus particolare sul gravissimo problema dell’inquinamento delle falde acquifere. Questo è il cuore del problema: per troppo tempo sono stati sversati rifiuti tossici senza alcun controllo, e oggi ne paghiamo le conseguenze in termini di salute e sicurezza. Bisogna lavorare insieme per trovare misure per il risanamento ambientale, una stretta sulle attività illecite legate ai rifiuti e un’azione concreta per garantire acqua e aria pulite alle future generazioni”, conclude.

TERRA FUOCHI: CAPASSO “CONDANNA CEDU CONFERMA SERVONO AZIONI CONCRETE”
Let’s do It! Italy accoglie con determinazione la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) che ha condannato l’Italia “per l’incapacità di proteggere i cittadini della Terra dei Fuochi dall’inquinamento ambientale causato dal traffico illecito di rifiuti”. “La sentenza della CEDU conferma una verità che le nostre comunità denunciano da anni: l’inazione dello Stato ha permesso alla criminalità organizzata di devastare il nostro territorio, mettendo a rischio la vita di milioni di persone. Ora l’Italia non ha più alibi: ha due anni per sviluppare una strategia globale e mettere in campo azioni concrete per fermare questa emergenza”, ha dichiarato il presidente di Let’s do It! Italy, Vincenzo Capasso. “Le prove scientifiche hanno già dimostrato il legame tra il disastro ambientale in Campania e l’aumento dell’incidenza di malattie oncologiche e malformazioni. Ora chiediamo che il governo agisca con urgenza e trasparenza per bonificare i territori contaminati e per garantire un monitoraggio indipendente della situazione”, ha aggiunto Capasso. Let’s do It! Italy lancia, infine, un appello alle istituzioni affinché vengano finalmente adottate misure efficaci per contrastare il degrado ambientale e garantire il diritto alla salute dei cittadini della Terra dei Fuochi. “Non possiamo permettere che questa sentenza resti solo un documento: deve tradursi in azioni concrete per proteggere le nostre comunità e prevenire ulteriori danni irreversibili”, conclude Capasso.

Terra Fuochi: l’oncologo Giordano, sentenza storica della Corte. Docente Temple University: “Stato ha tollerato strage silenziosa”
“La sentenza della Corte Europea è un atto d’accusa inequivocabile: lo Stato italiano ha abbandonato i suoi cittadini, permettendo che la Terra dei Fuochi diventasse una camera a gas a cielo aperto. Per anni, chi doveva intervenire ha finto di non vedere, ha minimizzato, ha promesso e poi si è girato dall’altra parte, mentre la gente si ammalava e moriva. Ora l’Europa ha detto chiaramente quello che la scienza denuncia da anni: questa è una strage silenziosa e lo Stato ha gravi responsabilità”. Parola del professor Antonio Giordano, oncologo e anatomopatologo della Temple University oltre che presidente dello Sbarro Institute, tra i primi a denunciare il fenomeno della Terra dei Fuochi nel libro inchiesta: “Monnezza di Stato: le terre dei fuochi nell’Italia dei veleni”. Nel volume Giordano descriveva i risultati del progetto scientifico “Veritas” con il quale evidenziava l’alta concentrazione di metalli come cadmio, mercurio, arsenico, piombo nel sangue di pazienti oncologici residenti a Giugliano, ritenuto uno dei comuni simbolo della devastazione ambientale di Napoli Nord. “Non è più il tempo delle scuse – osserva il docente – dei rinvii, dei soliti balletti politici, di promesse e slogan. La salute non è un lusso, è un diritto costituzionale e chi siede nelle istituzioni ha il dovere di tutelarla con i fatti e non solo con le parole. Bonifiche serie, controlli reali, pene severe per chi ha avvelenato la nostra terra e le nostre vite. Se oggi non si agisce con fermezza, domani ci sarà un’altra sentenza, e poi un’altra ancora. Ma ogni giorno di ritardo si misura in vite umane. Oggi lo Stato ha una grande occasione di riscatto, dimostrando di essere dalla parte dei cittadini ed evitando di rimanere complice del più grande disastro ambientale e sanitario della nostra storia. Non c’è più tempo. Non c’è più tolleranza – conclude Giordano – per l’inazione”.

TERRA FUOCHI: LIBERA CAMPANIA “SENTENZA CEDU SMASCHERA L’IMMOBILISMO”
“La condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo certifica quello che denunciamo da anni: l’assenza di giustizia ambientale è una ferita aperta nella Terra dei Fuochi. Per troppi anni lo Stato ha chiuso gli occhi mentre la criminalità organizzata avvelenava il nostro territorio, mettendo a rischio la salute di milioni di cittadini”. Lo dichiara Mariano Di Palma, referente di Libera Campania. “Non basta più la retorica delle bonifiche mai attuate: ora servono interventi concreti, una strategia chiara e un’assunzione di responsabilità immediata. Giustizia ambientale significa proteggere le persone prima degli interessi economici e criminali. Ogni giorno perso è una condanna per chi vive in queste terre. Come Libera Campania chiediamo un piano straordinario di bonifica, il rafforzamento degli strumenti di contrasto ai crimini ambientali e un’informazione trasparente per le comunità colpite”, conclude Di Palma.


Terra Fuochi: Lega, nostro emendamento in linea con richiamo Cedu. Richiesto proroga termini Contratto Istituzionale Sviluppo (CIS)

“La Lega risponde con i fatti all’emergenza Terra dei Fuochi, chiedendo di prorogare fino alla fine dell’anno i termini del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) con gli interventi di riqualificazione di un territorio che per troppi anni ha sofferto, pagando un prezzo altissimo anche in termini reputazionali. Siamo orgogliosi di poter annunciare questo nostro provvedimento, presentato attraverso un emendamento al Dl Emergenza e Pnrr al momento in discussione alla Camera e al Decreto Milleproroghe all’esame del Senato. Senza questo intervento, la Campania rischia di perdere 30 milioni di euro di risorse preziose di cui il nostro territorio ha bisogno per mettere a terra progetti che restituiscano futuro, dignità, salute e vita ai cittadini. La direzione è quella auspicata dalla Corte Europea dei Diritti Umani che oggi ci richiama ad un impegno collettivo per affrontare in maniera urgente questa emergenza e di fronte a questo non possiamo voltarci dall’altra parte”. Lo dichiarano i parlamentari campani della Lega Gianpiero Zinzi, capogruppo in commissione Ambiente alla Camera, e Gianluca Cantalamessa, capogruppo in commissione Antimafia.

TERRA FUOCHI. NAPPI (LEGA): CEDU SENTENZIA DISASTRO GESTIONE DE LUCA E PD
“Prima le promesse mai mantenute di De Luca rispetto alla liberazione del territorio campano dalle ecoballe nonostante la dotazione economica da mezzo miliardo di euro destinata, quasi dieci anni fa, alla nostra regione dal suo ‘amico’ Renzi, allora premier, poi la negazione stessa della Terra dei fuochi, che secondo il presidente della Campania ci saremmo lasciati alle spalle già da anni. È lampante che con il verdetto emesso, la Corte europea dei diritti umani sentenzia senza appello il fallimento e il disastro operato dalla peggiore amministrazione regionale che la storia ricordi, dal Pd e dalle sinistre”. Lo dichiara, in una nota, Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

Terra Fuochi: Iannacone, ora agire senza più indugi. ‘Ancora chilometri di terra contaminata ancora senza bonifiche’
“Per anni ho percorso le strade della Terra dei Fuochi, ho incontrato donne e uomini che lottavano contro un nemico invisibile, ma spietato. Ho raccontato le loro storie, il dolore di chi ha visto i propri figli ammalarsi senza poter dare un nome certo alla malattia, di chi ha dovuto seppellire i propri cari senza ottenere giustizia. Persone abbandonate dallo Stato e, troppo spesso, anche dall’informazione. Accusate di esagerare, di inventare, persino di speculare sulla propria tragedia”. Così il giornalista molisano Domenico Iannacone, autore di tante inchiesta televisive sulla Terra dei Fuochi, dopo la condanna inflitta all’Italia dalla Corte Europea dei Diritti Umani. “La Corte – prosegue – riconosce che la vita di quelle persone è stata messa a rischio e che lo Stato non ha fatto abbastanza per proteggerli. Una sentenza che arriva tardi, ma che conferma ciò che loro sapevano già: il veleno era sotto i piedi, nell’aria che respiravano, nei pozzi avvelenati. Eppure, per anni, sono stati lasciati soli a combattere per la sopravvivenza, spesso derisi, minacciati, ridotti al silenzio”. “E mentre le istituzioni prendevano tempo – conclude Iannacone – le bonifiche restavano sulla carta, promesse rimandate, mai iniziate davvero. Chilometri di terra contaminata ancora senza risanamento, mentre la gente continuava ad ammalarsi, a morire. Ora si dovrà agire senza più indugi. Ma non basta una sentenza per restituire ciò che è stato perso. Bisogna restituire dignità a queste persone, ascoltarle davvero, non solo quando un tribunale impone di farlo”.

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