“La notizia odierna appresa dagli organi di stampa della chiusura della trattativa per la cessione di Dema al gruppo Adler, ci lascia sgomenti e fortemente preoccupati, a rischio il futuro di tutte le lavoratrici e i lavoratori, solo pochi giorni fa era circolato un piano industriale – non smentito da Adler- che prevederebbe la chiusura dei siti di Somma Vesuviana, di Paolisi e della Dar di Brindisi, per Fim-Fiom-Uilm ciò è inaccettabile”. E’ quanto affermano i tre sindacati in un comunicato. “Il prossimo incontro convocato dal Mimit il 6 febbraio servirà a fare chiarezza – è scritto nellanota – Il Fondo Polus non ha ascoltato la voce dei lavoratori in lotta e ha deciso di andare avanti senza un reale confronto. Era necessario sospendere il percorso di cessione per avviare una trattativa e fare luce rispetto quanto accaduto, compreso tutte le eventuali ulteriori manifestazioni di interesse pervenute e non considerate. Il Mimit e le Regioni Campania e Puglia devono farsi garanti della tenuta occupazionale ed industriale. Il settore delle aerostrutture è complesso e sta vivendo profonde trasformazioni, senza garanzie, un soggetto affidabile e solido ed un piano industriale supportato dai necessari investimenti a rischio è la salvaguardia e rilancio di una realtà importante e strategica del mezzogiorno. In assenza di garanzie in tal senso saranno decise tutte le opportune forme di lotta, in continuità con quanto già messo in atto a salvaguardia di tutti i lavoratori e di un patrimonio di competenze che anche come sistema paese non possiamo permetterci di disperdere”.