In occasione del Giorno del Ricordo, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha reso omaggio alle vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, definendo questi eventi “una pagina tragica della Seconda Guerra Mondiale su cui per decenni e’ calato un velo di oscurita’ e di dimenticanza”. De Luca ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria storica: “Dolore e rispetto per ogni nostro connazionale e per tutte le persone che hanno vissuto quel dramma. Dobbiamo raccontare cosa sono stati i massacri delle foibe e poi il dolore e le persecuzioni di tanti italiani che furono costretti ad abbandonare le loro case e a cui fu cancellata l’identita’. Abbiamo il dovere di ricordare questa storia tragica per trasmettere ai nostri giovani i valori fondamentali su cui si fonda la convivenza e il rispetto umano”.
Parallelamente, De Luca ha partecipato a Pompei all’inaugurazione della nuova Piazza Bartolo Longo, sottolineando il ruolo chiave della città per il Giubileo 2025. “Abbiamo deciso di valorizzare, in occasione del Giubileo, alcuni dei luoghi più rappresentativi della religiosità cristiana: Pompei è un luogo chiave. Fra un mese realizzeremo l’illuminazione artistica del Campanile di Pompei che diventerà un faro, anche simbolicamente, di spiritualità per tutta la regione”. L’intervento rappresenta il primo tassello di un progetto più ampio, gestito da Eav (Ente Autonomo Volturno) per la Regione Campania.
“Stiamo facendo qui a Pompei interventi molto importanti anche dal punto di vista strutturale”, ha aggiunto De Luca. “Entro quest’anno completeremo la realizzazione di un parcheggio interrato di quasi 350 posti auto e, insieme a Eav, elimineremo uno dei due passaggi a livello presenti. Stiamo creando condizioni davvero importanti per richiamare turismo, creare economia e migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini”.
Alla cerimonia hanno partecipato il vescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, il sindaco della città, Carmine Lo Sapio, il presidente di Eav Umberto De Gregorio e il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.