Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è tornato a criticare il Pd e a ribadire la sua indipendenza politica. Intervenendo a margine di un evento a Gragnano, De Luca ha risposto alle domande sul ruolo del tesoriere del Pd Campania, coinvolto in un’indagine sull’immigrazione clandestina, suggerendo di chiedere spiegazioni a “Misiani, un valoroso statista”, che ricopre il ruolo di commissario del partito in Campania. Il governatore ha dichiarato che, attualmente, il Pd campano è “sequestrato” da due anni, e quindi la responsabilità delle sue azioni va cercata “nei sequestratori”.
In merito alla gestione dell’accoglienza dei migranti in Campania, De Luca ha risposto alle domande dei giornalisti con un’ironia rivolta direttamente al governo di Giorgia Meloni. “La Meloni sta al Governo e chiedete a me sull’accoglienza in Campania? Dovete chiederlo a Meloni e al ministro dell’Interno”, ha detto, sottolineando che la sua regione promuove “il massimo di rigore e di battaglia di legalità”, invitando il governo centrale a prendere provvedimenti.
Sul fronte politico regionale, De Luca ha parlato della possibilità di creare una “coalizione ampia” per le prossime elezioni regionali, un’idea che gli sembra interessante ma che, ha chiarito, necessita di una riflessione più profonda. “Dobbiamo decidere cosa vogliamo fare e se c’è qualcuno in grado di governare”, ha detto, esprimendo la sua preferenza per coalizioni in cui siano rispettate le competenze e i programmi, evitando “idiozie” del passato come l’idea di “uno vale uno”.
De Luca ha anche affrontato la questione del suo terzo mandato, dicendo che il Pd non lo vuole perché è un “uomo libero”, e definendo il partito come un luogo di “ipocrisia e fariseismo”. Ha paragonato il livello di democrazia interna del Pd a quello del PCUS di Breznev e del regime di Kim Jong-un, criticando l’autoreferenzialità e la presunzione dei vertici del partito. “Nel nostro partito parlano tra di loro una ventina di capi corrente”, ha affermato, ribadendo che, a suo avviso, il Pd è lontano dalla realtà campana, con i suoi dirigenti che parlano senza conoscere veramente la situazione della regione.
Infine, De Luca ha sottolineato la sua posizione contro la politica del governo che ha impugnato la legge regionale campana, mentre non ha avuto reazioni simili rispetto a leggi simili in altre regioni. “Vergogna al governo e all’opposizione”, ha concluso, denunciando il trattamento discriminatorio nei confronti della Campania.