“È un momento molto bello, con il direttore Ugo De Flaviis abbiamo chiacchierato per anni ed è stato impostato un lavoro molto bello di recupero. Ho visto i quadri restaurati, una cosa meravigliosa. E ringrazio anche Giulierini che è stato un grande, grandissimo direttore del museo archeologico in cui abbiamo fatto cose incredibili”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca all’inaugurazione del Nuovo Museo San Giuseppe dei Nudi a Napoli. “De Flaviis – ha detto De Luca – ha strappato il finanziamento per fare i lavori qui e anche per gli altri sul tetto che faremo ovviamente con grandissimo piacere. Quindi a brevissimo avrete l’erogazione di fondi, fate un bel lavoro, che si aggiunge ad un analogo lavoro che abbiamo fatto per salvare il convento dei Vincenziani al Borgo dei Vergini, dove avevamo anche una situazione precaria da un punto di vista strutturale. Credo che faremo un altro intervento importante nell’area del Duomo, dove, mi dicevano, negli scavi è venuto fuori un battistero che è probabilmente il più antico d’Europa, qui a Napoli”. De Luca ha parlato anche del conservatorio di Napoli: “Stiamo sostenendo il recupero di San Pietro a Maiella – ha detto – un altro patrimonio storico di un valore immenso. Ci ero andato anni fa con Riccardo Muti e ho visto che ci pioveva dentro, avevano le bacinelle dell’acqua nei corridoi ai piani alti. Pensate che nei depositi di San Pietro a Maiella abbiamo strumenti musicali antichi, spartiti di opera, manoscritti di un valore immenso, non ne parliamo nemmeno per non sollecitare appetiti strani. Abbiamo stanziato lì 8 milioni di euro, sono passati 7 anni e stiamo ancora aspettando il progetto esecutivo e nel frattempo i costi per il recupero sono arrivati a 15 milioni. Ma lo faremo, perché San Pietro a Maiella è un valore della cultura mondiale, però dovremmo anche accelerare”. “La prima cosa che dobbiamo fare – ha aggiunto – è recuperare questi beni culturali che a volte cadono a pezzi, e sono un patrimonio immenso. In un Paese come la Francia o la Germania, uno solo di questi beni motiverebbe la realizzazione di un grande circuito museale, che qui abbiamo cose davanti agli occhi e non le vediamo più nemmeno. Abbiamo anche lavorato con la Curia di Napoli su un progetto che riguarda i ragazzi del centro storico che pensiamo di impegnare come guide nei monumenti religiosi e non solo. Stiamo facendo quindi un programma di formazione per avere una cinquantina di ragazzi impegnati in un’attività di lavoro come già è capitato alla Sanità”.

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