Di Angelo Tortora 

 

 

Al teatro di Forcella, che inaugurò dopo la ristrutturazione, regalò l’ultimo suo lavoro teatrale.

Per *Marisa Laurito* «si è spenta un’altra luce potente su Napoli con la scomparsa del maestro Roberto De Simone. È stato un genio insostituibile, con cui ho avuto l’onore di lavorare quando ero una giovane attrice. Gli sono molto grata per aver voluto regalare al nostro teatro la sua ultima opera, che nel titolo porta il suo nome *_TRIANON OPERA. Tra pupi, sceneggiate e belcanto_* , diretto da Davide Iodice, con la direzione musicale di suo nipote Alessandro. Al maestro dobbiamo grande riconoscenza e amore per tutto quello che ha regalato alla città di Napoli e alle emozioni e alla gioia che ha regalato a tutti noi con le sue splendide opere».

 

Il legame di De Simone con il Trianon Viviani è stato significativo: fu proprio lui, a inaugurare la *riapertura del teatro nel dicembre del 2002*, con una originale riscrittura melodrammatica di *_Eden teatro_* di *Raffaele Viviani* , segnando l’inizio di una nuova vita per questa storica istituzione nel cuore di Forcella.

Quindi _Trianon opera_, prodotta dal Trianon Viviani con *Rai Cultura* e trasmesso da *Rai5*. Questa sua ultima opera è ancòra fruibile su *RaiPlay*:

 

Alla presentazione alla stampa di *_Trianon opera_* , tenutasi il 22 aprile 2021, Roberto De Simone ribadiva alcuni concetti fondamentali della sua poetica: «Io penso che senza l’ironia e il sogno non si possa fare cultura. La figura del Diavolo nel testo teatrale rappresenta la morte dell’immaginario: la cultura contemporanea, con la sua attenzione eccessiva alla tecnologia e a un finto naturalismo, con gli attori che recitano con il microfono, parlandosi addosso anziché declamare, come si faceva nella la tragedia greca, nell’opera e nel vecchio teatro di Pulcinella. Tutto ciò sta uccidendo l’immaginario, che un tempo era alimentato dal teatro e le conseguenze di questo si faranno sentire in futuro».

 

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