“Non abbiamo paura di nessuno. Vanno rispettati gli elettori, però anche le leggi”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, replicando in un’intervista al Corriere della Sera al governatore campano Vincenzo De Luca, che accusa il governo di avere paura degli elettori in merito al terzo mandato. I motivi per cui è stata impugnata la legge della Campania sono, spiega Ciriani, “politici, ma anche i tecnici. Mi pareva difficile non farlo. La legge 165 del 2004 prevede l’elezione diretta e la non ricandidabilità dopo il secondo mandato per i presidenti delle Regioni. Il vincolo, piaccia o meno, già c’è. Ed è nazionale. Non è pensabile altrimenti un’Italia Arlecchino”. Ciriani poi commenta le mosse del Carroccio: “Mi è dispiaciuto solo che un argomento così delicato sia stato trattato con questa frenesia. La Lega lo inserì in un emendamento al ddl in materia elettorale. E fu bocciato in commissione e in Aula. Si poteva ragionare con calma. Hanno voluto accelerare e il Parlamento si è espresso chiaramente”. Bloccando De Luca, assicura il ministro, “non abbiamo voluto fare un favore né a Schlein né al centrodestra. Cinicamente avremmo potuto lasciare la legge che c’è, spaccare il centrosinistra con la candidatura di De Luca e aumentare le nostre chance di vittoria. Ma la prospettiva sarebbe stata il caos istituzionale. Serve serietà”.