“La sentenza pronunciata contro l’Italia dalla Corte Europea – per i gravi danni alla salute denunciati prima del 2013 dai cittadini vittime con l’ecosistema dello sversamento di rifiuti tossici tra Napoli e Caserta -, evidenzia indirettamente la portata dello straordinario lavoro iniziato dal Governo della Campania solo due anni dopo, nel 2015, con l’Amministrazione presieduta da Vincenzo De Luca e l’Assessorato all’Ambiente guidato da Fulvio Bonavitacola”. Lo scrive Il presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti (ORGR), sen. Enzo De Luca, intervenendo alla vigilia della presentazione alle Commissioni e al Consiglio Regionale della Relazione annuale sul Ciclo Integrato dei Rifiuti nelle cinque province della Campania, commentando anche la recente sentenza della Corte Europea sui fatti della cosiddetta Terra dei Fuochi. “Oggi, a distanza di oltre un decennio da quelle denunce, non solo si è spezzata la continuità di quei deprecabili crimini ambientali, ma è stato pianificato, elaborato e avviato ad una realizzazione ormai molto avanzata, il nuovo sistema di gestione ambientale, ripensato per mettere al centro la salute dei cittadini e dell’ecosistema”, aggiunge. Per Enzo De Luca “il disastro ecologico e ambientale accertato nella cosiddetta Terra dei Fuochi, scoperto e perseguito dalle inchieste condotte da Magistratura e Forze dell’Ordine, con l’appoggio del Parlamento attraverso la Commissione Bicamerale sui reati connessi al ciclo dei rifiuti, è stato dimostrato dalle sentenze essere stato il frutto dell’azione insistita e coordinata messa in atto spietatamente dalla criminalità organizzata che, citando l’ex Procuratore Antimafia Pietro Grasso, ‘aveva allestito un suo illegale ciclo ambientale'”. “Dello scempio lasciato sul terreno da quei traffici personalmente mi sono occupato da Senatore della Repubblica tra il 2008 e il 2013, ricoprendo le funzioni di vicepresidente vicario della Commissione parlamentare d’inchiesta. Data la dimensione del fenomeno delinquenziale, si comprese allora che non era sufficiente promuovere un risanamento solo dei luoghi, ma occorreva ricostruire un sistema di gestione di rifiuti e scorie basato sulla legalità e la trasparenza, rigenerando un clima di fiducia nelle istituzioni e di serenità delle comunità. Questo sforzo è da anni al centro di un vastissimo ed elaborato programma, che ha agito su due fronti complementari: sul piano nazionale, una opera di risanamento e bonifica, che proprio l’iniziativa dell’attuale Governo regionale ha contribuito in maniera determinante ad avviare; nel contesto regionale, una riorganizzazione completa del sistema gestionale per quanto riguarda i rifiuti urbani e non. Come ha opportunamente ricordato nei giorni scorsi proprio il vice Presidente Fulvio Bonavitacola, mentre per la Terra dei Fuochi si trattava allora di iniziare – e oggi di completare – un percorso lungo e complesso, a causa della notevole estensione delle contaminazioni scoperte, in Campania occorreva voltare pagina. La sentenza della Corte Europea, pertanto, aiuta a fare chiarezza sul piano storico”, conclude Enzo De Luca.

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