“Oggi siamo ad un livello del suolo circa 40 cm più alto del massimo raggiunto nel 1984, e lo sciame di oggi è stato infatti il più forte in assoluto (in termini di energia liberata) mai registrato ai Campi Flegrei. E purtroppo, se continua il sollevamento, potremmo aspettarci una sismicità sempre maggiore, con magnitudo che possono arrivare anche a 5: in termini di energia, oltre 10 volte più forti del terremoto di magnitudo 4.4 avvenuto il 20 Maggio 2024. Questa evoluzione della sismicità era prevedibile e prevista e ne sto parlando dal 16 ottobre 2018”. Così in una nota il vulcanologo Giuseppe De Natale, esperto dei Campi Flegrei. ”Questa sismicità è generata dalla stessa sorgente che genera anche il sollevamento del suolo. Il sollevamento del suolo è come un ‘manometro’ che misura la pressione interna al sistema: dal 2006 ad oggi, il livello del suolo è aumentato, nel punto di massima deformazione al porto di Pozzuoli, di oltre 1.40 metri. Man mano che il livello del suolo sale, ci indica che anche la pressione interna sale: ma la pressione interna frattura anche le rocce, generando i terremoti. Al crescere della pressione interna, e quindi del livello del suolo, aumenta la sismicità: sia in frequenza che in magnitudo massima”, ha aggiunto l’esperto. ”Fondamentale, come si sta facendo – ha affermato Gaetano Sammartino, geologo, Presidente della sezione Campania della Società Italiana di Geologia Ambientale – tenere sempre sotto controllo la vulnerabilità sismica degli edifici”.

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