”La legge Giovanbattista Cutolo nel decreto Caivano che ha abolito la messa alla prova è importantissima. Il killer di mio figlio aveva appena finito la messa alla prova quando ha ucciso Giogió”. Così Daniela Di Maggio, mamma di Giogió, risponde alle parole della giornalista di Repubblica, Annalisa Cuzzocrea che ospite del programma di Lilli Gruber ‘Otto e mezzo’ ha descritto la messa alla prova per i minori come un provvedimento rieducativo. La mamma del giovane musicista ucciso in piazza Municipio a Napoli nell’agosto del 2023, non ci sta e afferma: ”La messa alla prova, in questo paese dove tutto diventa carte bollate e timbri, è una beffa. La maggior parte dei ragazzi dopo la messa alla prova continua a delinquere, proprio perché sanno che è una buffonata. Ci sono dati su dati”. ”Il giudice che ha messo alla prova il killer di mio figlio è l’assistente sociale che non l’ha attenzionato porteranno per sempre sulla coscienza Giogió”, aggiunge Di Maggio. Riguardo alle parole di Cuzzocrea, la mamma di Giogió ha espresso il desiderio di un confronto diretto: ”Loro vogliono fare propaganda ideologica? Si confrontassero con me che mi sono battuta. La legge sui minori nel decreto Caivano funziona perchè adesso tanti ragazzi sanno che c’è il carcere e non possono farla franca”. E conclude con un appello diretto: ”Vorrei avere un contraddittorio con Annalisa Cuzzocrea. Chiedo a Lilli Gruber di invitarmi a ‘Otto e mezzo”’.

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