(ANSA) – NAPOLI, 21 FEB – “I magistrati, le procure, i prefetti che abbiamo ascoltato ci hanno confermato che gli arresti e le condanne sono pochissime, con un ulteriore elemento, cioè che alla nostra domanda in merito alla possibile modifica della norma, ci hanno risposto con un no, dicendoci che gli strumenti ci sono, ma semplicemente non si è in grado ancora di perseguire i responsabili”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta in riferimento alle attività illecite collegate al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari, Francesco Emilio Borrelli al termine della seconda giornata di audizioni in Prefettura a Napoli. “Finalmente – ha aggiunto Borrelli – c’è un coordinamento tra le ASL e le Arpac. Tutte le ASL ci hanno confermato che gli screening volontari sono aumentati negli ultimi anni, anche del 30-40 per cento, con due elementi che sono già certi. Il primo è la leggera, ma costante riduzione di alcune forme tumorali, in generale. Con un elemento invece negativo: mentre si riducono i tumori tra i maschi, stanno aumentando le donne e questo è un elemento di studio da parte delle ASL”.