“Il tema di una nuova partecipazione dei cattolici all’impegno politico riguarda l’insieme del centrosinistra. Non è appannaggio esclusivo di alcuno”. Lo ha detto il dirigente Pd Goffredo Bettini, intervistato dal Qn. “Altra cosa – sottolinea Bettini – è il tema circa la nascita di un soggetto cosiddetto di centro. Va pensato e costruito dal basso, con autonomia e con un profilo civico. C’è un giacimento di elettori di circa il 50% che non vota. Lì occorre smuovere e convincere. Infine è ulteriormente diversa l’esigenza di aree interne al Pd che chiedono una maggiore visibilità e di pesare di più”. Per battere il centrodestra, secondo Bettini, “mancano a tutte le forze democratiche che intendono collaborare un programma unitario e una comune idea dell’Italia. Lavorare su questo è prioritario e urgente”. Bettini poi guarda al terzo mandato: “Sono contrario al terzo mandato. I governatori hanno poteri legislativi e decidono sulla sanità pubblica, che esige un controllo e una verifica dopo un certo arco di tempo. Tuttavia, nel rapporto con De Luca occorre intenderci se egli è un potere da abbattere o una risorsa da utilizzare nel modo migliore. È necessario trovare una via consensuale e rispettosa per uscire da questo passaggio difficile e per certi aspetti doloroso”. Intanto la premier Giorgia Meloni sembra ancora salda: “Non ho mai sottovalutato Meloni. È combattiva, furba, comunicativa. Ma è solo lei. Chi la circonda non è all’altezza e poi, fatemi dire che il fascino che ha suscitato quando era contro l’Italia della politica corretta è inevitabilmente destinato a scomparire”.

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