Di Angelo Tortora 

 

(ANSA) – NAPOLI, 03 FEB – “L’introduzione di nuovi dazi statunitensi sulle merci europee potrebbe colpire duramente l’export campano, con effetti potenzialmente devastanti per il settore agroalimentare e manifatturiero in una forbice compresa tra il 20 e il 35%. Nel comparto agroalimentare, i rischi più elevati riguardano l’olio d’oliva e la pasta che, gravati dalla sovrattassa, risulterebbero meno competitivi rispetto ai concorrenti esteri”. A dirlo è Antonio Visconti, presidente Ficei e numero uno dell’Area di sviluppo industriale di Salerno, commentando l’avvio odierno dei dazi doganali, decisi dall’Amministrazione Usa, per Cina, Messico e Canada. “Anche il settore vinicolo non è immune: le esportazioni di vini campani potrebbero subire un taglio del 20%, mentre la mozzarella di bufala, per cui gli Usa rappresentano un mercato chiave, rischia una flessione tra il 15% e il 25%, con pesanti ricadute per le aziende del comparto caseario”. Situazione potenzialmente critica anche nel manifatturiero (tessile possibile -12%) e artigianato (-30%). “Se le misure protezionistiche americane venissero inasprite, la perdita complessiva per l’export campano potrebbe superare il miliardo di euro, con effetti a cascata sull’intera filiera produttiva e occupazionale”, conclude Visconti. “Le aziende campane, già provate dall’inflazione e dall’aumento dei costi energetici, potrebbero trovarsi costrette a ridimensionare la produzione o cercare nuovi mercati per compensare le perdite”.

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