Di Annarita Borelli 

Un Viaggio nell’Universo creativo di Enrico Vanzina, tra Cinema, letteratura e passione artistica.

 

Scopriamo il Maestro da vicino.

 

Oggi, per Tv Luna .it  abbiamo l’onore di incontrare Enrico Vanzina, simbolo indiscusso del cinema italiano, per esplorare il suo attuale  percorso,  a partire dall’ultimo libro,  “Noblesse Oblige”,  un’opera che promette di essere il bestseller assoluto del Natale 2024.

 

Un Ritratto dell’Animo Umano: Ironia e Verità

Nel suo inconfondibile stile, in questo ultimo libro, Lei riesce a intrecciare con grazia,  miseria e nobiltà,  specchiando i complessi vizi e le preziose virtù dell’essere umano. Ma somigliamo davvero ai personaggi del suo  libro? Opportunisti incalliti e critici verso gli altri, o c’è qualcosa di più sotto la superficie?

Per chi scrive i “personaggi” finiscono per diventare degli amici. Li conosci, li frequenti, gli ammiri anche nei loro difetti, li perdoni, ti fai perdonare. Insomma un personaggio non è mai solo lo specchio della società che osservi. Prende vita e si muove da solo. Mettendoti in crisi. Perché, diventando tuo amico, non riesci più a valutarlo in maniera oggettiva. Ma questo è il bello del cinema e della letteratura.

 

 

 

Ritorno agli Anni Ottanta: Tra Nostalgia e Analisi Sociale

La narrativa di “Noblesse Oblige”ci riporta agli sgargianti e indimenticabili anni Ottanta. Un decennio che ancora oggi trova spazio nell’immaginario collettivo, tanto che persino i giovani della Generazione Z lo conoscono grazie agli iconici firmati Vanzina.  Eppure, la società è cambiata radicalmente da allora. Cosa si è perso lungo il percorso?

Il tempo che passa lascia macerie. Ma poi il nuovo Tempo ricostruisce, recuperando. Oggi gli Anni 80 vivono una seconda giovinezza. Ricordandoli li abbiamo aggiustati e migliorati. In realtà è una puira illusione. Negli Anni 80 stavamo diventando una società volgare. Oggi lo siamo a tutti gli effetti ma nel ricordo gli Anni 80 ci sembrano quasi eleganti. Sono i miraggi del passato. Comunque, la nostalgia ogni tanto fa bene. Basta sapere che di nostalgia si tratta. E non di realtà.

 

Il Cinema che Mancava: Un Tocco di Leggerezza Smarrito

Il libro ci riporta subito alla spensieratezza dei suoi film, quei film capaci di riempire le sale con leggerezza, allegria e un pizzico di malinconica bellezza. Cos’è mutato nel panorama cinematografico di oggi? Possiamo augurarci di vederlo nelle sale, per il prossimo anno?

Forse “Noblesse Oblige” diventerà un film. Ma il cinema è diventato un territorio mionato. Fare una commedia italiana oggi è un’impresa. Tutto lavora contro. La globalizzazione del racconto fatto dalle piattaforme rende il rischio “uscita in sala” molto alto per i produttori. Sulle piattaforme il guadagno è sicuro. In sala non si sa. Non essendoci più produttori coraggiosi il cinema annaspa.

 

Memorie che Raccontano: Il Passato come Tesoro per il Presente

Ogni settimana Lei arricchisce le pagine del *Messaggero* con racconti preziosi, piccole perle di memoria che celebrano il valore del ricordo. Quanto peso il passato di Enrico Vanzina sul suo presente?

Basta parlare di passato. Il passato non è altro che il futuro immaginato prima. Senza il passato il futuro non esiste.

Narrazione Visiva: La Fotografia come Estensione dell’Arte

Non tutti sanno che il talento di Enrico  Vanzina va oltre la scrittura e il cinema; da quanto si interessa di fotografa? E  come  colloca questa forma di narrazione rispetto alla scrittura?

Scrivere significa guardare e ascoltare. La fotografia in fondo è la stessa cosa. Non ha dialoghio ma racconta spesso più delle parole. Per chi scrive, fotografare è una fase creativa quasi naturale. Anche il mio amico Carlo Verdone fotografa. Insomma, invece di usare la macchina da presa usa quella fotografica. Ma è la stessa cosa.

La Musica come Linguaggio Universale

La vediamo spesso su instagram cantare e suonare il pianoforte,  che ruolo ha la musica nella sua vita?

Il mio sogno era quello di diventare un musicista. Poi ho accettato i miei limiti e oggi è solo un hobby. Ma la mia vita senza la musica sarebbe orribile. Anche i miei film. Anche il mio tempo libero. La musica è la libertà dei sentimenti.

 

Un Festival di Cinema alle Porte

Le novità non finiscono qui: il maestro si prepara a dirigere un grande festival internazionale di cinema. Anche se i dettagli sono ancora avvolti nel mistero, una presentazione speciale è fissata per il 19 dicembre presso la Casa del Cinema di Roma. Quali i sorprese ci porterà questa nuova impresa firmata Enrico Vanzina? E soprattutto, lo spieghiamo dove lo trova tutto questo tempo?

Mi interessa diffondere l’idea che nel mondo globale può e deve sopravvivere la nostra identità culturale. Il Ferstival del Cinema di Pompei ha questo scopo. Sarà qualcosa di nuovo e spero interessante. Ma soprattutto di utile. Il cinema ha ricadute sul turismo, sul linguaggio, sulla moda, sull’immaginario identitario di un paese. Con grande umiltà cercheremo di affrontare l’argomento e di aprire un varco nella palude della omologazione culturale. Quanto al tempo, si trova sempre. Basta metterci il cuore. Come in tutte le cose della vita.

 

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