(AGI) – Roma, 20 nov. – “Il 2024 e’ stato un lungo anno elettorale e noi siamo soddisfatti perche’ si sta vedendo che un’alternativa alla destra c’e’. Nelle Regioni in cui si e’ votato siamo partiti 6 a 1 per loro e ora siamo 4 a 3. Meloni, stiamo arrivando”. Elly Schlein in un’intervista al “Il Corriere della Sera” rileva che quelle in Umbria e in Emilia Romagna “sono state innanzitutto due straordinarie vittorie di tutta la coalizione che ha sostenuto Stefania Proietti e Michele de Pascale. Ciascuna forza politica e civica ha portato il suo contributo”. “Unita’ e umilita’” sono stati per la leader dem gli ingredienti che hanno fatto la differenza. “L’unita’ non solo della coalizione, ma anche del Pd. L’umilta’ – spiega – perche’ Stefania non ha mai ceduto alle provocazioni di una destra aggressiva e perche’ de Pascale si e’ dato all’ascolto dei cittadini per capire dove si puo’ fare di meglio, a partire dalla nostra priorita’ che e’ la sanita’ pubblica. Questi elementi hanno pesato molto sul voto”. “Da quando sono segretaria il Partito democratico – sottolinea Schlein – e’ cresciuto in tutte le competizioni elettorali sia dove abbiamo vinto sia dove abbiamo perso, ma non ha nessuna presunzione di autosufficienza ed e’ il motivo per il quale siamo quelli piu’ testardamente unitari e continueremo su questa strada perche’ non abbiamo nessuna volonta’ di fare da soli. Quello che pero’ e’ accaduto e’ che il Pd ha ritrovato un’anima, un profilo chiaro e una forte connessione con la sua gente. Sanno da che parte trovarci, sanno che interpretiamo la sinistra come uno strumento nelle mani di quell’Italia che fa piu’ fatica per migliorare la propria vita”. Sui veti interni alla coalizione di centrosinistra (Avs ha ribadito il suo no a Renzi), la leader del Pd mantiene la sua linea: “Noi continuiamo a non appassionarci ai dibattiti sui perimetri, perche’ il segnale che ci hanno mandato gli elettori – rimarca – e’ quello di una richiesta di parlare dei loro problemi”.

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