Nell’ultima creazione di Wim Vandekeybus, un cast completamente nuovo di attori e ballerini si avventura nel labirinto di racconti antichi. Daniel Copeland e Lucy Black interpretano Zeus ed Era che, apparendo solo sullo schermo, rimangono genitori divini distanti e irraggiungibili. Al loro fianco, la leggenda del flamenco Israel Galván incarna Tiresia, il profeta cieco che comunicherà agli artisti sul palco esclusivamente attraverso il ritmo e il linguaggio del corpo. Efesto è interpretato da Iona Kewney, pittrice e contorsionista scozzese, che traspone le caratteristiche chiave del dio del fuoco paralizzato in un linguaggio fantasioso. Sul palco come sullo schermo, la danza si fonde con le parole della poetessa Fiona Benson la cui oscura immaginazione, solennemente intrisa di lirismo, contribuisce a rinnovare lo sguardo sulla mitologia greca con un approccio più ampio, contemporaneo e universale.

Wim Vandekeybus

Ultima Vez è la dinamica casa di danza contemporanea di Sint-Jans-Molenbeek (Bruxelles) fondata dal coreografo Wim Vandekeybus. Un luogo in cui la produzione e la distribuzione avvengono in condizioni ottimali e in cui i creatori condividono le loro pratiche artistiche tra loro e con un vasto pubblico. Il lavoro comprende le creazioni artistiche di Wim Vandekeybus, il quadro attorno ai nuovi creatori (Ulti’Mates) e le attività partecipative.
Nel suo lavoro si circonda infatti di artisti di campi diversi ma molto spesso di non artisti, creando spettacoli insieme a persone che probabilmente non sono mai state su un palco o che non hanno mai danzato, di età diverse (compresi anziani e bambini) e con vari background. Come in molti dei suoi lavori precedenti (come Blush, Puur, Traptown), Wim Vandekeybus sviluppa la narrazione visiva attraverso diversi media: il cinema convive con la performance scenica, la danza con la parola. Tutti questi linguaggi si valorizzano e si esaltano a vicenda per una firma unica e sempre riconoscibile.

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