Sono ammissibili gli interventi “ad opponendum” delle Regioni Veneto, Lombardia e Piemonte nel giudizio riguardante la legge sull’autonomia differenziata. Lo ha deciso la Corte costituzionale, dopo una breve camera di consiglio. L’udienza a Palazzo della Consulta andra’ ora avanti con la discussione nel merito delle questioni di costituzionalita’ sollevate dalle Regioni Campania, Toscana, Sardegna e Puglia. Gli interventi di Piemonte, Veneto e Lombardia si oppongono quindi ai ricorsi di Toscana, Campania, Sardegna e Puglia: “L’idea che abbiamo – ha spiegato l’avvocato Marcello Cecchetti, che rappresenta la Regione Piemonte – e’ quella di un’interpretazione dell’articolo 116 della Costituzione meno condizionata da elementi quali i Lep necessari in tutte le materia e forme di collaborazione”.
Intanto è attesa nelle prossime settimane la decisione della Corte Costituzionale sulle questioni di costituzionalità riguardanti la legge sull’Autonomia differenziata sollevate con i ricorsi delle Regioni di centrosinistra Puglia, Toscana, Sardegna e Campania. La Consulta si riunirà a partire da domani in camera di Consiglio. La sentenza verrà depositata in ogni caso entro metà dicembre, quando la Cassazione deciderà sull’ammissibilità dei referendum abrogativi.