Smantellata un’associazione per delinquere dedita al traffico internazionale di stupefacenti, che spediva carichi di droga dall’America Latina con container presso porti italiani (Livorno, Genova e Savona) e di altri Paesi europei (Barcellona, Anversa, Rotterdam e San Pietroburgo). Su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, i militari del comando provinciale di Pisa della Guardia di Finanza, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalita’ Organizzata e la stazione navale di Livorno, hanno eseguito 30 misure coercitive personali. Si tratta di 23 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di indagati residenti in Toscana, Calabria, Lazio, Puglia, Campania, Lombardia, Veneto, Liguria e all’estero
(Albania, Francia, Spagna e Romania). Sono invece 6 gli indagati per i quali il Gip del Tribunale di Firenze ha disposto la misura degli arresti domiciliari e uno per il quale e’ stato disposto l’obbligo di firma. L’attivita’ di indagine ha consentito di sequestrare oltre 2 tonnellate di cocaina, 45 kg di hashish, 20 kg di marijuana – che avrebbero fruttato circa 70 milioni di euro alla consorteria criminale – e di trarre in arresto, in flagranza di reato, altri 3 responsabili. Gli indagati, si spiega in una nota della Dda, sono ritenuti componenti di una organizzazione criminale di narcotrafficanti, coinvolta in una serie di episodi di importazione, trasporto e cessione di sostanze stupefacenti. L’esecuzione dell’ordinanza ha visto impegnati 200 appartenenti alla GdF, con la presenza di unita’ cinofile del Corpo. Numerose le perquisizioni, che interessano anche attivita’ ricettive a Firenze, riconducibili agli indagati albanesi. Le indagini dirette dalla Dda – in stretto contatto con la Struttura speciale contro la corruzione
e la criminalita’ organizzata albanese (Spak) e con la Fiscalia Generai del Estado ecuadoregna (Fge), nel quadro di una squadra investigativa comune – hanno permesso di scoprire, mediante l’utilizzo di articolate attivita’ anche di natura tecnica, un ampio contesto criminale dedito all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America, inviati da un’autonoma banda criminale dislocata in Ecuador ed operante tra quel Paese e la Colombia, dove veniva acquistato il narcotico successivamente importato in Italia attraverso il porto di Livorno. Gli indagati, di nazionalita’ italiana, albanese, rumena ed ucraina, sono stati ritenuti a vario titolo componenti di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con carattere transnazionale: si tratta di persone gia’ coinvolte in fatti di
criminalita’ organizzata, italiana e albanese. Nel corso delle indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pisa e dallo Scico, sono stati accertati rapporti criminali per la fornitura di sostanza stupefacente tra esponenti della criminalita’ organizzata italiana (‘ndrangheta, camorra) e il sodalizio criminale albanese accertato, operante tra Italia, ma
con ramificazioni in Belgio, Albania, Francia, Germania, Ecuador e Colombia.