La Lega rompe il silenzio e lancia un attacco frontale alla gestione dell’Anci Campania, chiedendo l’intervento diretto del presidente nazionale Gaetano Manfredi. A parlare è Luigi Barone, responsabile Enti locali del partito di Matteo Salvini in Campania, che non usa mezzi termini per criticare le recenti scelte operate all’interno dell’associazione dei Comuni. “Non ce ne vogliano gli amici di Forza Italia – premette Barone – ma quando decidemmo di restare fuori dal rinnovo degli organi dell’Anci Campania lo facemmo consci che con Carlo Marino e un certo Pd era impossibile dialogare. In loro prevaleva la faziosità, anche nella gestione di un’organizzazione che dovrebbe rappresentare tutti i Comuni, non solo una parte politica”.
Il casus belli è la recente sostituzione del vicepresidente vicario Massimo Pelliccia, rimosso per fare spazio – secondo Barone – a un amministratore “di assoluta fede deluchiana, mariniana e Pd”. Una mossa letta come un segnale di chiusura e di politicizzazione di un ente che, sottolinea l’esponente leghista, “ha oltre 100 anni di storia e un ruolo centrale nel raccordo tra amministrazioni locali e governo”.
Barone spiega che secondo la Lega, il presidente regionale Carlo Marino “avrebbe dovuto dimettersi senza ulteriori interferenze”, ma invece ha scelto di procedere con una nomina di fiducia per guidare le procedure per il rinnovo. “È oltremodo grave – incalza – se fosse vero che la nomina del nuovo vicario non sia stata nemmeno anticipata al sindaco di Napoli e presidente nazionale dell’Anci”.
Per questo motivo, la Lega chiede l’intervento di Manfredi e la nomina urgente di un commissario straordinario. “Serve un commissariamento per gravi motivi e inadempienze – conclude Barone – al fine di garantire imparzialità e ripristinare una gestione corretta dell’Anci Campania”.