Il Consiglio dei ministri ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. La notizia è stata diffusa da fonti governative e segna l’inizio di una fase straordinaria per il Paese, che si prepara a dare l’ultimo saluto al Pontefice con un’imponente macchina organizzativa. Al termine del Consiglio dei ministri, il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha annunciato i primi interventi messi in campo per affrontare le prossime giornate. “Abbiamo adottato il provvedimento che consente al Capo dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, di occuparsi di mobilità, assistenza e accoglienza fino alla elezione del nuovo pontefice”, ha dichiarato il ministro.

Un ruolo cruciale, quello assegnato a Ciciliano, che opererà anche in regime di deroga e con funzioni simili a quelle di un commissario straordinario. Per far fronte alle necessità logistiche ed emergenziali legate all’evento, è stato inoltre già disposto uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro. Le misure di ordine pubblico restano sotto la responsabilità del Prefetto di Roma, che si coordinerà con la Protezione civile per garantire sicurezza e gestione del flusso di fedeli attesi da tutto il mondo.

L’Italia si stringe così attorno alla figura di Papa Francesco, in una fase storica e delicata che richiederà uno sforzo organizzativo senza precedenti, mentre la Chiesa si prepara a scrivere una nuova pagina della sua storia.

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