“Chi oggi si lamenta dell’esclusione dal consiglio camerale dovrebbe avere l’onestà intellettuale di spiegare il vero motivo: gravi irregolarità, mendacità e carenza di rappresentatività”. È con parole forti che il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, ha aperto la conferenza stampa dedicata al rinnovo del consiglio camerale e ai retroscena che lo hanno accompagnato.

Fiola ha puntato il dito contro alcune associazioni escluse dalla procedura elettorale, accusandole di aver presentato documentazione falsa, gonfiato i numeri degli associati e violato le regole sulla rappresentanza. “Grazie al RUP e ai tribunali amministrativi – ha affermato – è stata evitata una vera e propria truffa ai danni delle imprese”.

Il presidente ha espresso stupore per il fatto che soggetti ritenuti irregolari a Napoli siano stati invece ammessi, e in alcuni casi messi alla guida, delle Camere di Commercio di Caserta e Salerno. “Abbiamo già trasmesso un fascicolo alla Regione Campania affinché intervenga su questa situazione”, ha dichiarato Fiola.

Nel corso dell’incontro, svoltosi nel Salone delle Grida della sede camerale, Fiola ha risposto anche alle critiche mosse da un gruppo di associazioni datoriali riunitesi nei giorni scorsi. “Chi mette in discussione la rappresentatività delle associazioni che mi sostengono dovrebbe guardare al passato e chiedersi cosa hanno fatto. Io sono stato in Confcommercio, Ascom, in questa stessa Camera di Commercio: conosco il valore e anche il declino di quelle sigle, oggi in crisi profonda”.

Fiola ha poi rilanciato la necessità di riformare il sistema elettorale delle Camere di Commercio, ritenendolo ormai “desueto e generatore di contrasti”. Ha lanciato un appello al ministro delle Imprese e del Made in Italy affinché venga attuata una legge esistente che permetta l’elezione diretta degli organi camerali. “Noi siamo pronti – ha concluso – a differenza di chi ha paura di cambiare e continua ad abbaiare alla luna”.

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